9 APRILE 1920 - SERRACAPRIOLA

   A Serracapriola giunge Michele Faienza, figlio di Pasquale Faienza. Ha 32anni, è un insegnante elementare di Torremaggiore, ma in Serracapriola è in veste di Commissario Prefettizio, uno dei tanti inviati dalla Prefettura di Capitanata per far girare la locale «giostra» municipale in crisi amministrativa dal Settembre 1919.
   Il 29 maggio 1920 il Faienza, dopo aver presentato «denunzia» per diffamazione a suo danno presso il «Commissario di P.S. in missione a Serracapriola» (Municipio di Serracapriola- Protocollo 1307/23.5.1920), compare dinnanzi al Regio Pretore di Serracapriola, Carlo Trombetti. E, come parte offesa, querela il sarto Agostino Santagata fu Raffaele (17.2.1898, Serracapriola) che il 23 maggio 1920, comunicando verbalmente con più serrani, aveva propalata la notizia - palesemente falsa - che il Commissario Prefettizio di Serracapriola «alfin di poter addivenire alla celebrazione, di sera,» del matrimonio di Arturo de Renzis, fu Alberto, con la consorte [Caterina Vaccarelli, fu Giuseppe], avvenuto [di fatto] alle ore 21,05 del 22 maggio 1920 (testimoni Tancredi de Stefanis e Giuseppe Marolla. Atto nr. 58/1920) aveva «preteso e ricevuto» dal de Renzis medesimo «un biglietto da £ 100, Kg 20 di ciliegie, una gallina ed il prestito di un cavallo per tre giorni».
   Quali «testimoni della divulgazione difiamatoria» in suo danno, il Faienza indica: Giacinto Magnacca, di Florindo, - Vincenzo Castelnuovo, fu Giulio, - Felice Arranga fu Luigi, - Francesco Alberico, fu Carlo, tutti di Serracapriola.
   Nel|’udienza penale del 31 gennaio 1921 il giudice Trombetti «assolve» l'imputato «per remissione di querela» e condanna al ristoro delle spese di giustizia, quantificate in e 91,05, il «remittente» Faienza che il 13 giugno 1920 aveva cessato il suo ufficio a “Palazzo Arranga".

   22 OTTOBRE 1932 - ORE 16,00 - SERRACAPRIOLA

   Si inaugura l’Edificio Scolastico femminile (ala sinistra), nella sua annosa costruzione guidato dall’ingegnere progettista Luigi Grassi da Torremaggiore.
   All'evento danno lustro il Prefetto di Foggia Roberto Monticelli ed il Segretario Federale del P.N.F. Nicola Pepe Celentani in loco accolti ed ossequiati dalle autorità civili e religiose di Serracapriola e dal Podestà Vincenzo Castelnuovo.
   Salutati lungo le strade del percorso cittadino da «fervidi alalà» gridati all'unisono da «una folla plaudente di popolo» e di camicie nere, “i gerarchi” aggiungono il nuovo Edificio ove il Prefetto taglia il nastro dell’evento inaugurale cui fa seguito la benedizione della struttura scolastica impartita dal Parroco di Santa Maria in Sylvis, Pasquale Iammarino.
   Con il tecnico progettista il Prefetto ed il federale, prima di partire alla volta di Chieuti, visitano le «spaziose aule» scolastiche e ne apprezzano la realizzata «grandiosità».

   1° LUGLIO 1968 - ORE 17,00 - “PALAZZO ARRANGA" SERRACAPRIOLA

   Consiglio comunale in sessione straordinaria. Ai diciannove consiglieri presenti (assente il democristiano Donato Caccavone), il sindaco Giulio Gentile (D.C.) riferisce che, con delibera numero 33, adottata dal Consiglio Comunale di Serracapriola nella tornata del 24 aprile 1968, «fu preso atto delle dimissioni... dalla carica di assessore effettivo» della democristiana Elena Castelnuovo. La eseguita votazione consiliare per la surroga della rinunciataria, votata «per schede segrete», (consiglieri scrutatori: De Siro, Cannarozzi, di Girolamo) attribuiva dieci voti al consigliere di minoranza Tolmino Pracella (PCI) e nove voti a Gabriele Basilica, in atto Assessore supplente della maggioranza governativa.
   La “sorpresa" del responso - che sancisce l'ingresso nella Giunta Comunale di un eletto
   del Partito Comunista Italiano (PCI) - induce Antonio De Martino, capogruppo dello Scudo
   Crociato a “Palazzo Arranga”, a chiedere «la sospensione della seduta per cinque minuti».
   l democristiani Giulio Gentile, Primiano Magnocavallo, Gabriele Giannubilo, Roberto
   Giannubilo, Elena Castelnuovo, Gabriele Basilica, Antonio De Martino, Bruno Cacchione,
   Primiano Cannarozzi, Roberto di Girolamo si allontanano dalla sala, imitati - a ruota - dai componenti dell'opposizione, i comunisti Vincenzo Signorile, capogruppo consiliare, Michele Petruzzelli, Tolmino Pracella, segretario sezionale PCI, Giuseppe De Siro, Michele Petrucci,
   Michele Palmieri, i missini Tommaso Faenza, Michele Vittorio Castriota, il socialista Giorgio Fiorentino.
   Alla minoranza, rientrata compatta nell'aula del Consiglio dopo la consumata sospensione, il segretario comunale Gino Schioppa fa «rilevare che una scheda (votata) reca il nominativo di Pracilla Tolmina», anziché Prace||aTo|mino,- i dieci consiglieri della Democrazia Cristiana non rientrano ed abbandonano il Municipio. Il numero dei presenti in aula - all'appello rispondono i nove eletti dell’opposizione - non consente la “ripresa" della seduta consiliare che, alle ore 17,45
   del 1° luglio 1968 “viene tolta... per mancanza del numero legale".
   Per effetto della votazione (numero 43 - Registro delle deiberazioni) l'assessore Pracella “entra" nella Giunta Gentile e ne fa parte sino alle irrevocabili dimissioni del Sindaco date il 12 maggio 1969.

   20 DICEMBRE 1971 - EQUILIBRIO E DEMOCRAZIA

   L'onorevole Gustavo de Meo, sindaco di Serracapriola[1], da Roma, dove è “Ouestore" alla Camera dei Deputati, così scrive ad un “Suo” Assessore municipale:
   «Carissimo... perché tu ne possa rendere edotti i nostri amici della Giunta e del Partito, ti riconfermo la mia decisa ostilità ad adottare provvedimenti punitivi verso qualsiasi dipendente (comunale, ndr) senza rispettare le norme stabilite dalle leggi e dai regolamenti. Gli abusi di autorità in un regime di democrazia non sono consentiti a nessuno, né dobbiamo prestarci a vendette personali.
   Se verrà accertata una qualsiasi responsabilità nessuna remora a prendere gli opportuni provvedimenti.
   In quanto alla sospensione cautelativa la prassi insegna che solo nel caso di fondati timori di danni irreparabili per l'amministrazione viene applicata e non mi pare sia questo il nostro caso.
   …..spero di essere tra voi al più presto e cosi ne parleremo a viva voce...».
   [1] Le elezioni amministrative del 13 giugno 1971 portano a sindaco di Serracapriola Gustavo de Meo (DC) che, con la Giunta composta da Roberto Magnocavallo (vice sindaco), Arturo Galelli, Gabriele Giannubilo, Pietro Gentile, Giovanni Giacci, Francesco de Luca, resta in carica dal 13 settembre 1971 al 10 luglio 1973.

   26 DICEMBRE 1945 - SERRA

   Domenico Carrara, sindaco di Serracapriola, «assistito» dalla Giunta Municipale (Alessandro Torzilli, Francesco Vadacchino, Carlo Pergola, Raffaele Coco) «convocata per consultazioni di carattere scolastico», riconosciuta per Serracapriola «la necessità di una Scuola Media»[1] chiede
   al Regio Provveditorato agli Studi di Foggia «l'autorizzazione a istituire in Serracapriola, nel presente anno scolastico 1945/1946 le prime tre classi della Scuola Media Inferiore».
   «L'Autorità» che ne fa istanza «s’impegna a sovvenzionare l'opera nascente che è caldamente secondata dalla classe intellettuale, e voluta dal popolo, perché ne favorisce e tutela
   gli interessi promuovendone la cultura».
   «Il Comune stanzia la somma di lire ottomila, erogandola per la visita del R(egio) Provveditore, o di un Ispettore e la somma di lire trentamila per il completamento della suppeIlettile scolastica»
   [1] inizialmente le lezioni della fondata Media si tengono nei locali di Via Bovio numero 25 (a’ chiazzaranne), messi a disposizione dall’arciprete di Santa Maria in Sylvis Pasquale Iammarìno e, successivamente, nelle aule dell’edificio scolastico elementare (ala maschile).
   Domenico Carrara nasce a Serracapriola il 31 luglio 1893 al numero 8 di Via Giro Esterno da Giuseppe Carrara e da Antonietta Centuori. Sposato con Elvira Camporeale (22 Novemore 1920) emigra a Milano (15 ottobre 1923), cittaà ove si spegne il 15 ottobre 1971
   «Si allegano alla presente: a) disegno planimetrico del locale [da adibire a scuola]; b) Certificato sanitario,- c) Lettera comunale confermante la necessità di tale istituzione; d) piano finanziario[2]; e) Elenco degli alunni rimasti in Serracapriola
   efrequentanti le tre classi della Scuola Media» presso le suore e gli insegnanti privatiml“
   [2] Piano Finanziario
   «Perla istituzione a Serracapriola della Scuola Media» l’autorità comunale s’impegna a fornire:
   «L’Energia Elettrica sufficiente per il funzionamento della Scuola»
   «Il riscaldamento per la sana conservazione corporale degli alunni»
   «Il completamento della suppellettile scolastica necessaria, od utile all’esercizio della scuola e all’espletamento dell’insegnamento»
   «Stanzia la somma di lire ottomila per la visita ispezionale e lire trentamila per il corredamento ed il completamento della suppellettile»
   «Stabilisce le tasse scolastiche come appresso:
   1ª rata e immatricolazione: lire mille
   2ª rata lire duemila
   3ª rata: lire duemila...»
   [3] Il Ministero della Pubblica Istruzione concede il riconoscimento legale alla Prima classe della Media comunale serrana a decorrere dall’anno scolastico 1946/1947 (Provveditorato agli Studi - Foggia - Protocollo 7609 del 17 giugno 1947), mentre il 9 ottobre 1947 viene bandito un pubblico concorso - per titoli - al posto di Segretario - Economo.
   Il 7 dicembre 1947 il Preside - Fondatore Silvestris in una lettera indirizzata all’Amministrazione Comunale di Serracapriola nata dalle urne del
   7 aprile 1946 (Domenico Carrara, Primo Cittadino - Assessori: Alessandro Torzìlli - Raffaele Coco - Federico Magnocavallo - Emilio Faenza) esprime il suo «più profondo compiacimento» per l’interessamento vivo e costante che essa spende per la «definitiva stabilizzazione» della scuola, «al suo affermarsi ed imporsi ai paesi viciniori che - sinceramente - ce la invidiano»