Il Castello di Serracapriola, costruito nell'XI secolo, è la costruzione più antica del paese costruito in piena dominazione federiciana - sveva, situato nel comune di Serracapriola nella provincia di Foggia in Puglia.

     Le prime notizie del Castello di Serracapriola si hanno in un documento del 1045, quando Tesselgardo Conte di Larino, donava al Monastero di Tremiti la città di Gaudia o Civita a Mare; tale donazione fu fatta appunto “intus in Castello de Serra”, originariamente del castello esisteva solo una torre, questa faceva parte delle fortificazioni sul Fortore, confine tra i longobardi ed i bizantini.

    I benedettini dell’abbazia di Montecassino, nel 1100, vi stabilirono la propria residenza, fu successivamente feudo di diverse nobili famiglie, tra cui gli Sforza, i Guevara e i Maresca.
     Di questa torre a pianta stellare, di cui ancora oggi si ignora l’origine fungeva da vedetta, alla cui sommità si accedeva con una scala a chiocciola, la torre, nel corso del XVI e XVIII secolo, fu ampliata e ora si presenta a pianta quadrata con quattro torrioni agli angoli, si può notare la particolare tecnica costruttiva, ovvero file di mattoni disposte a spina di pesce intervallate da altre dove sono posati regolarmente.

     Intorno al mastio è stato poi edificato nella prima metà del XV secolo il resto del castello, a pianta rettangolare con quattro torri circolari negli angoli. Delle quattro quella di sud-ovest è meno visibile essendo stata inglobata nell’ampliamento dell’ala sud. Il fossato è in parte ancora visibile con uno dei due ponti di accesso.

     All’interno del cortile c’è quello che nella tradizione popolare ha soprannominato il trabocchetto, un’ampia e profonda apertura mai esplorata, la leggenda narra che la profonda voragine fosse un ingegnoso meccanismo in grado, tramite una ruota dentata in continuo movimento, di triturare le ossa di chi vi cadeva dentro.

     Il piano inferiore, tuttora abitato e in buone condizioni di mantenimento, è ricco di ampi saloni (notevole è la cosiddetta Sala del Trono) e camminamenti che scorrono lungo il perimetro del castello e che danno all’esterno su panorami che si estendono a perdita d’occhio e all’interno su un bel cortile in pietra.

     Sul corridoio meridionale, in corrispondenza di una finestra murata ben visibile dall’esterno, si apre una cappella con un piccolo altare, la cui creazione è legata ad un triste fatto di cronaca accaduto intorno al 1716, quando il padrone del castello e del feudo di Serrracapriola era un signorotto di nome Giovanbattista, figlio naturale di Cesare Michelangelo D’Avalos-D’Aragona.

     Il Castello di Serracapriola nel 1453 fu dato al Gran Siniscalco Innico Guevara, il maniero fu anche la prima sede della Dogana delle Pecore, spostata poi prima a Lucera e poi a Foggia, il Feudo passò poi alla famiglia Di Capua, ai Gonzaga, ai D’Avalos ed infine ai Maresca che acquistarono il feudo di Chieuti e Serracapriola nel 1742.

     Nel corso dei secoli sono state apportate modifiche alla struttura originaria, sia in funzione della sua utilizzazione sia nelle riparazioni effettuate a seguito del terremoto del 1627 che interessò tutto il nord della Capitanata.

     Da struttura fortificata militare, modificata nel tempo anche per mutate esigenze difensive, il castello fu successivamente utilizzato come ‘corte domestica’, Il castello è tuttora di proprietà della famiglia Maresca di Serracapriola che dal 2011 ha intrapreso grandi lavori di restauro.