Il castello era munito di un ampio e profondo fossato (oggi esistente solo sul lato occidentale) e di un ponte di legno levatoio. Ai quattro angoli presenta torrioni cilindrici decorati. Retaggio della oscura epoca baronale, il castello ha origini molto più antiche, essendosi man mano sviluppato attorno al corpo della torre ottagonale con pianta a stella, sorta come postazione di vedetta militare. Alla sommità della torre si accede per una scala a chiocciola. La torre venne poi inglobata in un edificio risalente alla prima metà del secolo XVI, al quale, nel secolo XVIII, se ne aggiunsero altri destinati al corpo di guardia e alla servitù.
  Il piano inferiore, tuttora abitato e in buone condizioni di mantenimento, è ricco di ampi saloni (notevole è la cosiddetta "Sala del Trono") e camminamenti che scorrono lungo il perimetro del castello e che danno all'esterno su panorami che si estendono a perdita d'occhio e all'interno su un bel cortile in pietra, pulito e luminoso. Sul corridoio meridionale, in corrispondenza di una finestra murata ben visibile dall'esterno, si apre una cappella con un piccolo altare, la cui creazione è legata ad un fatto di cronaca.
  All'interno del cortile, cui si può accedere per due porte poste una a nord e l'altra a sud, si trova un'ampia e profonda apertura che la fantasia popolare ha definito "il Trabocchetto" e che a tutt'oggi non ha trovato la sua ragion d'essere, non essendo mai stato esplorato per via della scarsa circolazione dell'aria, molto rarefatta e malsana.
  Anche il castello, come tutti gli edifici del paese, subì la furia del disastroso terremoto del 1627 e fu perciò ricostruito in più parti.