Per stare al passo con i tempi si avvertiva anche nella scuola l’esigenza di innovazioni. Oltre l’istituzione della Scuola Media unica nel 1962 e della Scuola Materna statale nel 1968, una serie di leggi venne ad integrare i programmi vigenti del 1955 nella scuola elementare: la legge 820 del 1971 sulle attività integrative; i Decreti Delegati Malfatti del 1974; il tempo pieno; la legge 517 con la "programmazione e valutazione"; ultima, la legge 270 del 1982.
  Sono gli anni della liberalizzazione dei costumi, della legalizzazione dell’aborto (29-5-1975), della legge sul divorzio, del disfacimento della famiglia che si è accentuato sempre più con il passare degli anni, del terrorismo, della modernizzazione, del permissivismo, della secolarizzazione, della scristianizzazione della società italiana. Le conseguenze di tutto questo le ha subito pesantemente anche la scuola.
  Nelle nostre aule a lato del crocifisso, con la foto di papa Paolo VI, presenziava quella di Giovanni Leone, eletto Presidente della Repubblica nel 1971. Sindaco di Serracapriola era Gustavo de Meo (13-9-1971/10-7-1973). Dimessosi, prese il suo posto Giuseppe Carducci (11-7-1973/20-10-1976). Nella prima legislatura era assessore alla pubblica Istruzione il maestro Antonio De Martino, nella seconda il maestro Giovanni Giacci.
  Natale Perna
, direttore didattico del nostro Circolo, nell’anno scolastico 1972-73 diede al maestro Giuseppe Gentile l’incarico di un corso di attività integrative, ad indirizzo artistico, plastico, tipografico e linoleografico, con la speranza di poter coinvolgere altri insegnanti nella sperimentazione. Nel 1974-75 un secondo incarico di un corso di attività manuali e pratiche, proposto dal direttore Nicola Pensato, venne accettato anche dalla maestra Felicia Sfarra. Queste attività sperimentali favorivano l’arricchimento della formazione della personalità dei discenti, interessati a fare da sé per scoprire il mondo concreto con attività concrete, consoni alla loro struttura psicologica. Esse avrebbero dovuto inserirsi ed articolarsi nell’ambito delle normali attività curricolari educative e didattiche e armonizzarsi con la pluralità di tutti gli altri interventi educativi. Invece si verificava uno scollamento fra le materie curricolari e le attività integrative, a discapito dell’interdisciplinarità, per ragioni dovute e alla frequenza saltuaria dei bambini a queste attività (che erano facoltative e mal poste già all’origine) e alla mancanza di strutture adeguate. Tuttavia con la buona volontà degli insegnanti si ottennero lo stesso buoni risultati. I primi giornalini scolastici, i testi come "La semina" "La Puglia" (composti e stampati con i relativi cliché, incisi su linoleum, nella tipografia scolastica), rispecchiavano la sintesi delle ricerche effettuate dai bambini nelle attività curricolari. I frutti delle attività manuali e pratiche, oltre i tanti plastici, portarono alla prima sfilata di carnevale a Serracapriola con pupazzi di cartapesta (Topolino e testoni di bambini).
  Il 31 maggio 1974, direttore didattico del circolo di Serracapriola Natale Perna (a.s.1973-74), furono emanati i Decreti Delegati con cui venivano istituiti gli Organi collegiali che, stabiliscono, tra le altre cose, le elezioni nella scuola per eleggere: i collaboratori del direttore e i componenti del comitato di valutazione del servizio degli insegnanti con nomina annuale, i componenti del Consiglio di Circolo e della Giunta con nomina triennale. Nel consiglio di circolo il presidente deve essere non il dirigente scolastico (a cui spetta di diritto la presidenza della giunta esecutiva), ma un rappresentante dei genitori degli alunni. Questa indubbia democratizzazione della scuola porta dei vantaggi soltanto se s’imposta un discorso collaborativo e non competitivo. In caso contrario si arriva alla paralisi con le relative conseguenze.
  Con le nuove norme il direttore didattico non ha più il compito di visitare le classi del circolo e collaborare con i maestri, quindi perde la sua funzione didattica. E di didattica, in pratica, si parlerà sempre di meno a vantaggio dei problemi amministrativi e di gestione della scuola in cui sono coinvolti sempre di più gli insegnanti e i genitori degli alunni.
  Nel primo collegio dei docenti la maestra Maria Grazia Campagna n. Nitti venne eletta collaboratrice del direttore, carica ricoperta più volte negli anni successivi dall’ins. Elvira Antonietta Ciannilli (oggi collaboratrice vicaria dell’ Istituto Comprensivo).
  Il primo Consiglio di Circolo a Serracapriola s’insediò il 10 marzo 1975 con il direttore didattico Nicola Pensato. In rapporto alla popolazione scolastica era così composto: 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, Tommaso Faenza (presidente del consiglio di circolo), Michele Borrelli, Nicola Calò, Elio Cella, Gabriele Giannubilo, Michele Maccione, Mario Massaro, Vincenzo Signorile; 8 rappresentanti dei docenti (6 della scuola elementare e 2 della scuola materna), Carmela Balice Cacchione, Pasquale Crecchia, Angelo D’Amicantonio, Maria De Girolamo (segretaria), Giuseppe Gentile, Chiara Landi Mancini (vice-presidente), Ada Centuori, Maria Cristina Stingone; il direttore didattico Nicola Pensato, di diritto presidente della giunta esecutiva, formata da Giuseppe Gentile, quale rappresentante dei docenti, da Mario Massaro e Michele Borrelli quali rappresentanti dei genitori. Mancavano i due rappresentanti del personale non insegnante per completare il numero dei 19 componenti come previsto dalla legge.
  Nella seduta del 31 ottobre 1975 il presidente della giunta esecutiva era Dante Giuliani subentrato, come dirigente scolastico, il 1° ottobre 1975 al collega Nicola Pensato.
  In quella del 23 ottobre 1976 il dirigente scolastico era Natale Perna e in rappresentanza del personale non insegnante venne eletto Domenico Consilvio. In seguito alle dimissioni del presidente del consiglio di circolo Tommaso Faenza presiedeva l’assemblea il vice presidente Chiara Landi Mancini, come nella seduta del 14 marzo 1977 per l’approvazione del conto consuntivo per l’esercizio finanziario 1976. Nella riunione del 20 giugno 1977 Domenico Bibò (1° non eletto della medesima lista) fu nominato per surroga al posto di Tommaso Faenza, dimissionario, e fu eletto presidente Pietro Giuliano, il quale confermò segretaria Maria De Girolamo.
  Intanto continuava il frequente alternarsi dei dirigenti scolastici reggenti. La seduta del 28 ottobre 1977, ultima del 1° triennio del Consiglio di Circolo, vide di nuovo come dirigente scolastico Dante Giuliani che indisse le elezioni per il rinnovo del Consiglio.
  Il 20 gennaio 1978, sindaco di Serracapriola Romano de Luca (dall’11-6-1977 al 19-3-1979) e assessore alla P.I. Antonio Poppa, s’insediò il 2° Consiglio di Circolo con Alessandro Giannubilo presidente, segretaria A. Maria d’Alesio e Dante Giuliani alla presidenza della giunta esecutiva. Nelle nostre scuole ai lati del crocifisso, sempre presente, vennero poste le foto del nuovo Presidente della repubblica Sandro Pertini (eletto l’8 luglio 1978) e del nuovo papa Karol Wojtyla (eletto il 26 luglio).
  Negli anni 1979-80/80-81, sindaci Michele Caccavone (20-3-1979/20-8-80) e Mario Silvestris (21-8-1980/26-9-1981- assessore alla P.I. Stanislao Ricci), dirigente scolastico era Claudio Lucio Felice con cui si chiuse nel 1981 il triennio del 2° consiglio di circolo.
  Il 25 gennaio 1982, direttore didattico Giuseppe Greco, segretario Aurelio Giacci, s’insediò il 3° consiglio di circolo in cui fu eletto presidente Renato Gatta.
   Nell’anno scolastico 1982-83, sindaco Michele Caccavone (8-7-1982 / 10-7-1988) e assessore alla P.I. Laura Damiano, la direttrice Rosetta Spagnolo istituiva a Serracapriola, al posto delle Attività Integrative, il Tempo Pieno, che durò dal 1982 al 1987. Insegnavano due maestri su ogni classe: Antonietta Balice e Giuseppe Gentile, Felicia Sfarra e Nicola Pontrelli. In queste due classi nel corso degli anni continuò l’esperienza delle attività integrative con il giornalino scolastico "La Nostra Primavera" e la costruzione di plastici. Man mano questa nuova scuola si estese ed altre classi vennero assegnate agli insegnanti: Maria Brunetti e Costantino Vocino, Rosaria Battista e Rodolfo Valente, Anna d’Alesio e Antonietta Ciannilli, ed altri, che, oltre alle normali attività didattiche, organizzavano anche recite e attività sportive. Altri maestri invece restavano nel tradizionale turno antimeridiano con le loro classi.
  Il tempo pieno (istituito principalmente per i grossi centri dove lavorano entrambi i genitori degli alunni), da noi non ebbe i frutti sperati, soprattutto nel turno pomeridiano; a proposito del quale il direttore didattico Marco Sciarra nel suo libro "Ricordi di un uomo di scuola" afferma…..quanto fosse dannoso dal lato didattico e dal lato igienico….
  I bambini delle varie classi, stanchi dopo il lavoro antimeridiano, si ritrovavano insieme compressi in un’aula (o nel corridoio), adattata a refettorio. L’ora di pranzo, il tempo più bello della giornata, in cui ogni famiglia si ritrova, non solo per gustare le proprie pietanze, ma anche per dialogare, rilassata, diventava (e diventa, perché oggi la realtà non è cambiata) nella scuola pesante e caotica, perché era impossibile contenere l’esuberanza dei bambini.
  Questo fa capire che l’attività educativa può raggiungere risultati ottimali solo se i Programmi dello Stato, calati nella realtà locale, vengono applicati con la collaborazione armonica tra Scuola, Famiglia e Enti Locali.
  La democratizzazione della scuola per avere il suo effetto educativo presuppone al suo interno una comunità sana e responsabile dei compiti assunti. Se la comunità è corrotta il marasma delle miserie umane può travolgere anche le "poche persone di buona volontà".