Dopo l’accusa di intellettualismo alla riforma di Giovanni Gentile del 1923, da parte del regime fascista, iniziò il processo di fascistizzazione della scuola. In Italia nel 1939 su due milioni e mezzo circa di obbligati dagli 11 ai 14 anni di età, oltre la metà, non ottemperava all’obbligo scolastico. Con la riforma del ministro Giuseppe Bottai si pianificò: la futura "Scuola Media" dagli 11 ai 14 anni (risultata dalla fusione dell’ Istituto tecnico inferiore, dell’ Istituto magistrale inferiore e del Ginnasio inferiore. Legge 1° luglio 1940); il passaggio della "Scuola Professionale" (scuola secondaria di avviamento professionale) alla Pubblica Istruzione e una "Scuola Artigiana" per il completamento del corso elementare. I noti motivi bellici interruppero tale riforma ( non attuata dal 10 giugno 1940 all’aprile 1945), ma restò il valore di aver seminato una sintesi tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro.
  Intorno ai primi anni ’40 a Serracapriola, quando era podestà Ennio Falcone, segretario del Fascio Diego Ricci e capitano della milizia Gabriele Casalino, nell’ edificio scolastico maschile funzionava la scuola di Avviamento Professionale a tipo agrario diretta dal maestro, comandante della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) Primiano Orlando. Vi insegnavano: Vincenzo Galelli, agraria, Giuseppe Giuliani, le materie scientifiche, e il sacerdote don Peppe Presutto le materie letterarie. Il campo sperimentale di detta scuola, coltivato a patate, si trovava dietro il consorzio agrario.
  Lo scoppio della guerra con l’entrata dell’Italia (10 giugno 1940) mandò a rotoli la possibilità di sviluppo per questo tipo di scuola. Con l’armistizio dell’ 8 settembre 1943 i profughi civili e gli sbandati militari trovarono rifugio anche nei locali dell’edificio scolastico, attrezzati per l’occasione.
  La Liberazione da parte degli alleati portò alle elezioni amministrative del 7 aprile 1946. In seguito al risultato elettorale di voti 2011 per la D.C. e 2178 per il P.C. fu eletto sindaco di Serracapriola il comunista Domenico Carrara. Il giovane Mario Silvestris, laureato in Lettere classiche nel 1942 presso l’Università di Roma e professore incaricato di latino e greco al liceo classico "Matteo Tondi" di San Severo nell’anno 1944/45, propose al neo-primo cittadino (uomo onesto, aperto ai problemi sociali) di fondare in paese la Scuola Media. L’intesa tra i due uomini di buona volontà portò ad ufficializzare la documentazione del progetto. Dopo poco tempo arrivò dal Ministero l’autorizzazione per dare inizio, nell’anno scolastico 1945-46 con una 1ª classe, al funzionamento della Scuola Media a Serracapriola. Gli alunni iscritti, che dovevano essere in possesso dell’ Esame di ammissione, erano: Alberico Luigi, Carrara Maria, De Girolamo Anna, De Leonardis Lucia, De Vito Antonio, Gallo Pietro, Gentile Antonio, Merigioli Lucia, Moscariello Anna, Pontrelli Elba, Torres Giovanna. Insegnavano: il prof. Mario Silvestris con la doppia funzione di preside e docente (Italiano-Latino-Storia-Geografia-Francese), il prof. Paolo Maggio da S.Severo (Matematica), Elio Mario Bucci e Ofelia Preziosi (Educazione Fisica), il rev.do don Peppe Presutto (Religione). Segretaria della scuola era la maestra Clelia Giannubilo. La provvidenziale disponibilità del parroco di "S.Maria in silvis", Pasquale Iammarino, procurò la sede: un locale in via A. d’Adamo n. 19 (oggi ufficio parrocchiale e sede de "la Portella"). L’arredo: poche vecchie sedie e un pezzo di ardesia per lavagna. Senza riscaldamento e servizi igienici. Ma l’entusiasmo del dirigente-fondatore con il corpo docente e discente faceva superare ogni ostacolo. Ci si autotassava e gli alunni pagavano 200 lire al mese per frequentare la scuola.
  Nel maggio del 1946 una circolare ministeriale consentiva alla Scuola Media Autorizzata di essere sede di esami e dava la facoltà di chiedere in loco una commissione che avrebbe potuto valutare non solo i frequentanti la classe 1ª ma anche i candidati all’ esame di ammissione. Nel frattempo il successo di questa scuola, scaturito dalla dinamicità e dalle capacità del dirigente Mario Silvestris, aveva spinto le maestre Concetta Castriota e Matilde Mancinella a preparare ben 27 alunni di 5ª elementare per l’esame di ammissione. Queste insegnanti, all’oscuro della nuova legge, inviarono le domande per gli esami ad una scuola media di Foggia (come si faceva da tempo). Il prof. M. Silvestris, dopo aver richiesto una commissione in sede, d’accordo con le maestre e i genitori degli alunni, andò di persona a ritirare le domande alla Media di Foggia. Era Provveditore agli studi Vito Felice Cassano. La Commissione esaminatrice per gli esami, sostenuti per la prima volta a Serracapriola, era costituita dal preside della scuola media statale "G. Palmieri" di S.Severo, prof. Carlo Valentino, dai professori Nicola Schiavone (Disegno), Maria Nardillo (Lettere), Maria Cassano (Matematica), E.Mucci (Economia domestica), membro interno il prof. Mario Silvestris. Per gli esami di ammissione il membro interno era la maestra Eva Tartaglia. Su 27 candidati 23 furono ammessi alla 1ª media nell’anno scolastico 1946-47. Questa crescita, che richiedeva una sede dignitosa, garantì alla scuola stabilità e sviluppo. Il sindaco mise a disposizione alcune aule del piano rialzato dell’edificio scolastico delle Scuole Elementari Femminili (era custode-bidello Vittorio Ferrero), per lo svolgimento degli esami. Dopo poco tempo la Media venne spostata nell’ edificio delle Scuole Elementari Maschili (custode-bidello Ulderico, Michele (Liline) Ciarallo) dove restò per molti anni. Con l’inizio del nuovo anno scolastico (1946-47), si riuscì a reperire 7 alunni con titolo per poter frequentare la classe 3ª, ai quali si aggiunsero 8 privatisti, a fine anno, per gli esami di licenza. Al secondo anno di vita la scuola media era al completo con una classe 1ª di 23 alunni, una 2ª di 16 (12+4 privatisti) e una terza di 15 alunni. I docenti erano: prof.ri, Mario Silvestris, Maria Morrica, rev.do don Adamo D’Adamo, (Lettere); ing. Silvio Gallo (Matematica); maestra Maria De Girolamo ( Economia domestica, Educ. Fisica f.); geometra Elio Mario Bucci (Educ. Fisica m.); rev.do don Peppe Presutto (Religione).
  Il richiesto riconoscimento legale fu concesso alla 1ª classe a decorrere dal 1946-47 (D.M.14-6-47) e alla 2ª e 3ª classe a decorrere dal 1948-49 (D.M.15-6-49). Lo spirito di sacrificio e l’entusiasmo, che animava il preside-factotum M.Silvestris e l’intera famiglia della Scuola Media Parificata (professori, alunni e genitori), fece sì che le aule fossero arredate con carte geografiche, lavagne e con banchi e cattedre costruiti dal falegname Fortunato Bucci. Dal giugno 1946 al giugno 1948 i professori potevano riscuotere il modestissimo stipendio e i genitori degli alunni versare l’importo rateizzato delle tasse di frequenza e di esami all’ Esattoria Comunale.
  Le elezioni amministrative del 12-9-1948 portarono a palazzo Arranga dal 20-9-1949 al 31-5-1954 tre amministrazioni D.C., che, come dice il prof. Mario Silvestris - si disinteressarono completamente della Scuola Media, e per evitare la soppressione fui costretto ad assumere di nuovo, contra legem, la doppia funzione di preside-gestore. Si osò persino proferire "Chi vuole studiare vada fuori, come abbiamo fatto noi ! "-. Alla scuola nonostante le promesse non arrivava una lira di sovvenzione. Viste deluse per tanti anni le sue aspettative, Mario Silvestris, che percepiva uno stipendio da fame e aveva una famiglia da mantenere, il 4 novembre 1953 presentò le dimissioni.
  Del resto — continua il preside (così viene chiamato in paese) — al Ministero la Media risultava Comunale, infatti il 17-7-1953 e il 20-7-1954 da Foggia l’ INPS inviò l’ ispettore Giuseppe De Martino per un controllo. Questi, a seguito di due ispezioni, multò il Comune di Serracapriola, gestore della scuola, perché, in quei lunghi otto anni (dal 1945 al 1953), non erano stati versati i contributi previdenziali dovuti al personale in servizio.
  Finalmente si capì l’importanza di far sopravvivere la scuola. L’Autorità chiese all’ex dirigente della Media di indicargli chi avrebbe potuto sostituirlo. Tra i due laureati (già in servizio nella stessa scuola), don Adamo D’Adamo (prof. di Lettere) e l’ ing. Ernesto Giacci (docente di Matematica), il Silvestris suggerì il nome di quest’ ultimo. Anche perché il sac. don Adamo, impegnato nel ministero ecclesiastico, doveva, in obbedienza al suo vescovo, aiutare gli anziani parroci Pasquale Iammarino e Luigi Centuori. Il 24 novembre 1953 ci furono le consegne da parte del prof. M.Silvestris al neo dirigente ing. Ernesto Giacci alla presenza del vice-sindaco Giovanni Cialone, del segretario comunale Arturo Galelli, dell’impiegato Antonio De Girolamo e della segretaria della scuola Liliana del Carretto (in servizio dall’ottobre 1948 al settembre 1955). Fu redatto un verbale sottoscritto dal preside uscente, dal subentrante e dalla segretaria, dove fu riportato minuziosamente, come era costume del Silvestris, il materiale didattico e di arredo della scuola e il danaro contenuto nelle casse scolastiche, frutto dei sacrifici del corpo docente e del dirigente, che ci rimetteva spesso di tasca propria e per sbarcare il lunario impartiva lezioni private. Il prof. Silvestris inoltre, preoccupato di fondare e poi di consolidare la scuola, non pensò minimamente a se stesso quando vennero banditi i concorsi riservati ai combattenti nel 1945-46. (Per essere immessi nei ruoli bastava inoltrare la domanda e apporre la propria firma presso la sede ministeriale).