Ggiuveddì, n.m. – Giovedì. ‘U ggiùveddì sànde ce vànne è vesetè i seppùleche (il giovedì santo si vanno a visitare i sepolcri nelle chiese). Nel passato il giovedì santo nelle chiese oltre l’addobbo c’erano contenitori pieni di germogli di grano (o lupini o cicerchie), alcuni a forma di croce. I semi venivano messi a dimora i primi giorni della Quaresima fra due strati di cotone, di cui l’inferiore imbevuto d’acqua. Lo strato di cotone inferiore veniva rimosso quando apparivano i primi germogli che diventavano esili e giallini. Un vaso pieno di germogli di grano l’abbiamo rivisto il 28 marzo 2013 nel sepolcro della chiesa di Maria SS. delle Grazie del convento P.Pio Giovane. Questa tradizione, diffusa in tutto il nostro meridione, è una forma di sincretismo le cui origini si perdono nella notte dei tempi. | ultima modifica di pagina: 10/13/2016 10:49:05 |