LE REGOLE del dialetto serrano
Frètèlle
Giuseppe Gentile

Frètèlle n.m. - Fratello, plurale frètélle (la seconda é nel corpo della parola vuole l'accento acuto). Confratello appartenente ad una congregazione religiosa.
Nel passato le confraternite a Serracapriola:
“La Confraternita del Sacramento, si riunisce nella chiesa di S.Mercurio ed è composta da confratelli che vestono sacchi bianchi e mozzette rosse. Il Priore viene eletto dai confratelli laici e secolari.
La Confraternita di Ecclesiastici e Secolari che vestono sacchi bianchi e mozzette verdi, fondata con autorità dall'Ordinario, con sede nella chiesa di Santa Maria in Silvis.
La Confraternita dei Morti i cui fratelli indossano sacchi bianchi e mozzette nere con sede nella chiesa di S.Antonio Abate, eretta vicino alla chiesa di San Mercurio”
(da Mons. Tria - 1744).
Congregazioni - due che accolgono numerosi fratelli: della Morte e della Sacra Famiglia. In quest'ultima congregazione, i cui fratelli indossano sacchi bianchi e mozzette celesti, è da ammirarsi la statua di Sant'Anna, sotto il cui titolo esisteva l'attiguo ospedale, soppresso nella rivoluzione del 1799. Era inoltre fuori le mura dell'abitato un'Arciconfraternita con mozzetta rossa, denominata della SS.Trinità, decaduta dal suo primitivo splendore, non ha più fratelli (da Giuseppe de Leonardis - 1850).
I fratelli della Confraternita della Morte (ciócere) in tutti i funerali accompagnavano il feretro all'inizio del corteo funebre, con il viso coperto dal cappuccio bianco, segno del mistero e del rimanere nell'anonimato per essere autentici nell'atto di umiltà del servizio. Da questa tradizione derivò l'incappucciato cristo portacroce del Venerdì Santo con le sue cadute che ci accompagnò fino all'anno 1965. Una tradizione autentica nella sua semplicità che rimaneva nell'ambito religioso unicamente per il cappuccio bianco che copriva il volto del fratello, indegno di “interpretare” Cristo.
Ma al di là del caso locale ci sono ancora le tradizioni autentiche che documentano I Misteri del Venerdì Santo. Sono noti i fratelli incappucciati delle confraternite rimaste intatte da secoli che animano le Processioni della Settimana Santa in alcuni paesi della Puglia.
Nel maggio 2012, il parroco don Renato Orlando, che cura scrupolosamente le attività e gli organismi preposti alla crescita spirituale della chiesa locale, sta riorganizzando le confraternite esistenti a Serracapriola, composte da circa 20 confratelli e consorelle: SS. Sacramento-Gesù Maria con sacchi bianchi e mozzetta celeste; Orazione e Buona Morte con sacchi bianchi e mozzetta nera.




























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