LE REGOLE del dialetto serrano
Fèzzètóre
dal n.3 anno XVIII de "La Portella "Giuseppe Gentile

Fèzzètóre, n.f.

  1. Dal latino factorium = luogo dove si fa qualcosa; prop. fattoia o facciatoia. Attrezzo per fare il pane in casa. Specie di grande trogolo di legno, rettangolare, di forma troncopiramidale, usato dalla casalinga, prima per cernere (setacciare) la farina integrale e poi per impastare il pane con la farina ottenuta dalla separazione della crusca. Dopo l’uso ‘a fèzzètóre veniva appesa al muro.
  2. ‘A fèzzètóre era il cuore della madia (mènze), mobile da cucina composto da: tèvelere (spianatoia) dove si preparava la pasta fresca; fèzzètóre (facciatoia) per impastare il pane; parte inferiore chiusa da due sportelli, in cui si conservava la pagnotta (pènétte) e l’attrezzatura per la panificazione: misura (mesure), setaccio (setàcce), telaio (cèrnèfèrine), raschietto (rèretóre), marchio (mèrchièture).
    C’erano madie più elaborate (vedi foto) che avevano anche due tiretti.




























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