Fèóne, n.m. – Falò, grande fuoco acceso all’aperto. I falò hanno sempre rappresentato un momento di festa nella tradizione contadina di tutta l’Italia: dal nord, Piemonte (“La notte dei falò sulle colline” di Cesare Pavese), al sud, Campania, Puglia, Salento, Sardegna, Sicilia. Il fuoco rappresenta le passioni che tormentano l’animo ancor più di quanto esso riesca a tormentare il corpo. I falò si accendono in alcuni paesi in relazione a ricorrenze religiose come San Giuseppe e Sant’Antonio Abate. A Serracapriola il falò si accende la sera del 19 marzo, festa di San Giuseppe. Nei rioni del paese vengono accatastate frasche di olivi, trasportate dagli oliveti dopo la potatura. Nella stessa ricorrenza in Val Trebbia, nel cuore delle 4 province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza) si festeggia il rito serale del falò che segna il passaggio dall’inverno alla primavera. Anche a Palermo nelle “vampe” di San Giuseppe si bruciano assi, tavole, vecchio mobilio e tutto ciò che è combustibile per il rito del fuoco. In altri paesi a S.Antonio Abate, il protettore del fuoco, sono dedicati i più noti falò rituali. | ultima modifica di pagina: 10/13/2016 05:40:40 |