LE REGOLE del dialetto serrano
Cónche (conca)
Giuseppe Gentile

Cónche, n.f. – Conca. Dal latino concha = conchiglia, concavità; greco konkhe = vaso, cavità. 1 Recipiente di rame con due manici formato da due tronchi di cono combacianti sulle parti strette che danno una strozzatura a metà altezza. È il tipico recipiente abruzzese e garganico per il trasporto dell’acqua potabile. Si porta sulla testa interponendo tra il fondo e la volta cranica un tovagliolo opportunamente arrotolato, chiamato spara (separa) per ammortizzare il peso del recipiente pieno e dare stabilità. La conca ha una vaga somiglianza alla donna che la porta, elegante con il vestito lungo e ampio e con le mani ai fianchi, quasi una sua miniatura stilizzata. 2 Recipiente grande di zinco, di forma cilindrica simile a un tino, o ovale, più piccolo, in genere utilizzato per fare il bucato.
Còppe, n.m. – 1 Navetta di ferro per travasare il grano nei vari contenitori. 2 piccola altura. I còppe de Sèn’ Pàvele (le alture di San Paolo).




























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