LE REGOLE del dialetto serrano
Chèrducce
Giuseppe Gentile

Chèrducce – n.m. – Carduccio (Cynara Cardunculus), cardoncello – Pianta erbacea selvatica, appartenente alla famiglia delle Composite, di cui si mangiano le costole, mondate dalle foglie aculeate.
“I’ mà che fè ? “ -Scégghje i chèrducce pe fè u “chèsce e óve”-. Pranzo pasquale della tradizione locale i cui ingredienti base (agnello, erba, uovo) simboleggiano la Pasqua cristiana. Un tempo prima di iniziare a mangiare il capo famiglia benediceva il cibo e tutti i commensali con un rametto di prezzemolo intinto nella ciotola dell’acqua santa. Segno di fede ormai scomparso.
A recètte du “Chèsce e óve”. Si fa soffriggere l’agnello con olio, sale e cipolla, aggiungendo di tanto in tanto un po’ di acqua calda. A cottura ultimata si uniscono i carducci precedentemente lessati in acqua salata, poi si aggiunge un composto di uova, prezzemolo, sale e formaggio pecorino. Si fa addensare a fuoco lento e…. tripp’è mije fàtte chèpèce.




























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