LE REGOLE del dialetto serrano
Chèjóle
Giuseppe Gentile

Chèjóle, n.f. – Gabbia per uccelli e piccoli animali da cortile, un tempo di legno, oggi di metallo. Diminutivo del latino cavea=cavità, gabbia. Anticamente la gabbia era una cavità scavata nel terreno e coperta da una grata di legno. Nel dialetto è scomparsa la consonante v.
“Èucellóne, èucellóne, tutt càntene e tu nóne….”. Così dice il contadino della storiella “U cellóne dà Sèrr”, quando ha messo il rospo in gabbia, ntà chèjóle, scambiandolo per uccello.



U vott ndà chèjóle: "Èucellóne, èucellóne, tutt cantene e tu none"




























G.I.S.
Sistema
Informativo
Globale
del
Comune
di
Serracapriola

mappa del sito
ultima modifica di pagina:
10/12/2016 05:45:40