LE REGOLE del dialetto serrano
Centrélle
dal n.8 anno VII de "La Portella "Giuseppe Gentile

Centrélle, n.f. – Bulletta – Le bullette acciaiuole, inchiodate sulle suole e sui tacchi, si usavano per proteggere le scarpe dall’usura. Le bullette erano di forma e dimensione diverse:

  1. i vetèrélle erano piccoli con la capocchia larga, rotonda e liscia, adatti per le scarpe dei bambini;
  2. i chèpocce più grossi con la capocchia rotonda, larga e dentellata per le scarpe degli adulti;
  3. i chèpucciune con la capocchia a tronco di piramide quadrata per gli scarponi da campagna.
Alle estremità delle scarpe, sulle punte delle suole e ai tacchi, si inchiodavano i ferretille, salvèpunte, mezzelune di ferro, che proteggevano ulteriormente queste parti della scarpa più soggette all’usura.
Altre bullette, invece, con la testa ripiegata ai due lati ad uncino, simili ai rampini, corazzavano i bordi degli scarponi molto pesanti. La mamma al figlioletto:- Vè catte prime i centrélle, po’ vè du schèrpère e te fè mètte mèzze sole e centrélle è stì scarpe-. (Vai a comprare prima le bullette, poi vai dal calzolaio e ti fai risuolare e bullettare queste scarpe). var foto = new Array();




























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