LE REGOLE del dialetto serrano
Ajne
dal n.6 anno IV de "La Portella "Giuseppe Gentile

Ajne - s. m. - Dal napoletano Aino o Ainiello - Il parto della pecora non ancora giunto ad un anno - Agnello - Agnellino - Più grandi sono l'agnellone ègnellone, la pecora pèquere. Il maschio della pecora è il montone zzùrre. La razza ovina più diffusa nella nostra zona era la Mèrinos. Allevata già dagli antichi Romani per la squisita carne, per le sue preziose qualità organolettiche e per la pregevole lana con cui tessevano le tuniche, questa celebre pecora è rappresentata in Italia dalla Gentile di Puglia e dalla Sopravissana.
Con la transumanza i greggi, che nel nostro agro arrivavano, fino agli anni cinquanta, a quindicimila capi circa, trovavano pascoli verdi in ogni stagione dell'anno, dando origine ad una florida industria pastorale. Oggi sono diffusi ovini, risultati da incroci, di facile ingrasso, spesso affetti da malattie dovute al modo di allevarli contronatura. A Serracapriola sopravvivono due soli esemplari della razza Gentile di Puglia: un ariete con le caratteristiche corna a spirale e una pecora, allevati dal sig. Annibale Mascolo.
Con le interiora pèrèture dell'agnello, avvolte nel proprio peritoneo rézze e legate con le budella, si preparano i lampredotti turcenèll, cotti sulla brace o allo spiedo.




























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