22. Quest’altra Chiesa Arcipretale sta dedicata al glorioso Martire S. Mercurio, Padrone principale di essa Terra, per cui stimiamo qui far memoria, come questo Santo ottenne per la Fede di Gesù Gristo la Corona del Martirio in Cappadocia nell’anno 44. del III. Secolo sotto Decio Imperatore. Il suo Sagro Corpo fu trasferito da Costante Imperadore nella Città di Quintodecima nell’anno 663. della nostra salute, e per opera di Arechi II. primo Principe di Benevento fu trasportato in Benevento li 26. Agosto 768. dove fu annoverato tra Santi Protettori, come dice il Sarnelli nelle Memorie Cronologiche de’ Vescovi, e Arcivescovi di Benevento nella Vita di Giovanni II Vescovo Beneventano, e anche II. di questo nome tra Vescovi Larinesi. 23. La Chiesa dedicata a questo Santo, resa quasi inabitabile, fu demolita, e da suoi fondamenti nel medesimo sito fu innalzata altra nuova l’anno 1630. e fu da noi consagrata assieme coll’Altar Maggiore li 18. Novembre 1728. trasferendosi l’officio della sua dedicazione, che si deve celebrare ogni anno con rito doppio di prima Classe nella terza Domenica di Novembre. Sta ella formata a tre navi di ordine toscano, e di tutta perfezione ; tantocche in tutta la Diocesi non vi è altra consimile. L’Altar Maggiore è in onore di S. Mercurio M. dove è posta la Custodia con Pissidi d’argento. In esso si ritrova eretta con autorità del Vescovo la Confraternita del SSmo Sagramento, coll’uso de’ Sacchi bianchi, e mozzetta di color rosso, quale si governa dal suo Procuratore, avendo il peso delle cere, e quanto occorre in tutte le Processioni, che si fanno col SSmo Viatico da amendue le Parrocchie, e questo si elegge dagl’Ecclesiastici, e Secolari, che compongono la Confraternita, e si approva dall’Ordinario. 24. Vi sono altri otto Altari, posti nelle due navi laterali. In quella del Vangelo cominciando da sopra, il primo è di S. Michele Archangelo, il quale si dice di juspatronato della Famiglia Stanziana, estinta nella Casa di D. Marcello Corcilli Arciprete, da’ quali Cordilli si governa, come Eredi de’ Stanziani. Il secondo Altare stà dedicato alla SSma Immacolata Concezione di Maria, il quale si dice di juspadronato della Famiglia de Sanctis. Il terzo è dedicato a S. Filippo Neri ; e perché non costa della sua fondazione, da alcuni anni è stato concesso a Nicolo d’Errico di Bovino, Notaro abitante in questa Terra. Appresso vi è l’Altare de’ Sette Dolori, che prima si diceva della Pietà, e da noi è stato concesso a D. Salvatore Simonetti, Porzionario di quella Chiesa, e in questo anno 1744. morto Arciprete della medesima, è stato conceduto a suoi successori coll’obbligo di conservarlo, e mantenerlo decentemente, come già fanno. 25. Nell’altra nave dalla parte dell’Epistola in primo luogo vi è l’Altare di S. Maria delle Grazie, eretto da quelli della Famiglia Stella, già estinta; poi fu conceduto alla Famiglia Cannavaro, la quate fa abitazione nella Città di Lucera di Puglia. Appresso viene l’Altare della Madonna del Carmine costrutto dal quondam D. Vincenzo Carieri, e questa Famiglia ora è estinta. Vi è l’altro fótto il titolo di S. GaetanoConfeifore, che si dice eretto dalla Famiglia Pera- mente, anche estinta. Finalmente vicino al Battisterio’ vi è l’Altare del Santissimo Nome di Gesù, il quale si mantiene con sue rendite particolari, che si amministrano da un Procuratore, che vi destina l’Ordinario. 26. La Sagrestia sta posta a capo della nave del Corno del Vangelo. Ella è ben grande con suoi Armarj di noce, fatta a nostro tempo, ed è fornita di tutto il bisognevole. A capo di essa vie l’Altare coll’invocazione di S. Orfola V. e M. Fu costrutto dal Chierico Giuseppe Greco, e si amministra dal Procuratore, o sia Quartolano della Chiesa, che si elegge dal Clero, e si conferma dall’Ordinario. Il Coro sta posto dietro l’Altar Maggiore, e nel 1736. di nostro ordine, fu ornato con suoi stalli tutti di noce, e Sede Vescovile in mezzo. Il Pulpito benfatto, e il Trono Vescovile nobilmente formato, uno in faccia all’altro, appoggiati a i pilastri maggiori della nave di mezzo. Vi è l’Organo fatto a molti registri, con una nobile orchestra. Vi sono quattro Confessionali . Più sepolture, oltre a quella per gl’Ecclesiastici. Il Campanile è ben formato con molte campane di gran peso. Il Cimiterio è contiguo alla Sagrestia, con cui commanica per mezzo d’una porta. Egli è tenuto con molta proprietà, e divozione, e si rende piuttosto odorifero da molti arboscelli di gelsomini, che ivi sono piantati. 27. Anche in questa Chiesa si conservano con tutto decoro, e venerazione più Sagre Reliquie. In un armario formato nel pilastro dell’arco maggiore da parte dell’Epistola, essendo nell’altro pilastro l’armario per l’Olj Santi, in un Reliquiario ovato di argento con cristallo dalla parte d’avanti vi è della Guancia di S. Biagio M. e ha l’autentica. In un altro Reliquiario pure ovato d’argento degl’Ossi di S. Lucia V. e M. In un altro ovato ancora, ma con i raggi intorno d’argento, con autentica, un pezzo d’osso dello stesso S. Mercurio M. In un altro, ben formato d’argento con autentica, da una parte un osso di S. Biagio Vescovo, e M. e dall’altra un Osso di S. Mercurio M. In un picciolo Reliquiario d’argento con autentica un Osso di S.Pardo Vescovo, o Confessore, e Padrone di Larino, e sua Diocesi. In un Reliquiario di cristallo ornato di filograno d’argento con autentica de’ Precordi, o siano dell’ Interiora di S. Filippo Nerj. In un Reliquiario ovato di rame con autentica degl’Ossi di S. Tommaso Apostolo. In un Reliquiario poi di Cristallo, formato a modo di piramide coll’autentica, vi sono le Reliquie Di S. Alessandro M., Di S. Giulio M., di S. Colomba M., Di S. Faustino M., Di S. Mariano M., Di S. Placida M., della Tonaca di S. Norberto Confes., Degl’Ossi di S. Crescenzio M., Di S.Claro M., Di S.GregorioVII. Papa, e Conf., di S. Fortunato M., di S. Desiderio M., Di S. Placido M., Di S. Aurelia M., Di S. Maurizia M. In otto saccliettini di tela di feta color d’oro ben tenuti, separatamente vi sono delle ceneri di S. Primiano, e Firmiano MM. Delle Ceneri di S. Pascasio Confess., Di S. Eunomio Vesc., Di S. Orsola V. e M., Di S. Alessandro M., Delle Ceneri di S. Savino Vesc. di Lesina. Delle Ceneri di S.Tellurio. Degl’Ossi di uno de’ quattro Coronati, e in uno di essi otto sacchetti vi sono molte Sagre Reliquie, i nomi delle quali sono ignoti; e di questi sacchettini colle loro Sagre Reliquie si parla nell’Appendice al cap.1. di queste Memorie, ove si trascrive.un attestato di Cesare di Stasio, quale bisogna leggere, per notizia di questi sacchettini di SS. Reliquie. 28. Notandosi da noi S. Savino Vescovo di Lesina, e cosi leggendosi nell’attestato di Cesare di Stasio di sopra riferito si stima avvertir, come furono tre Santi Vescovi di questo nome Savino, uno di Canosa, l’altro d’Avellino, e ’1 terzo di Lesina, e solo quello di Avellino fu Vescovo, e Martire ; e quando sia vera una tale distinzione, sembra terminata la grave controversia tra Canosa, e Bari con Lesina, e Atripalda, volendolo ognuno per sé, per cui si sono fatte stendere inutili Apologie, e noi tralasciamo farne altra parola, bastando quanto si è accennato per detto effetto. 29. Osservando nella nostra ottava Visita, fatta l’anno 1734. che in questa Terra vi erano tante Sagre Reliquie, e ben tenute, ordinassimo, che in essa. si celebri l’Officio con Messa ogn’anno sotto Rito doppio de commun. plurim. MM. per tutti li Santi delle Reliquie, che si conservano in tutte due le Chiese Matrici, e ciò dopo la Festa, di Ognissanti, in giorno non impedito ; come negl’Atti di essa tom.1.
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