P. Pio e la Madonna.
  P. Pio sulle ginocchia materne ha imparato a conoscere ed amare la Madonna. Sentiva l'ansia dei suoi genitori e il suo cuoricino palpitava con quello di papà Grazio e mamma Giuseppa quando si avvicinava la festa della Madonna della Libera.
 Ricordando il suo affetto per la Madonna festeggiata nel paesello natio, nella sua celletta ha tenuto sempre vicino al quadro della mamma Giuseppa la foto della Madonna della Libera. P. Pio fin dagli anni più teneri vedeva la Madonna, parlava con la Madonna. Nel diario del suo Direttore spirituale P. Agostino Daniele leggiamo:"Le estasi e le apparizioni della Madonna a P. Pio cominciarono al quinto anno di età, quando ebbe il pensiero e il sentimento di consacrarsi al Signore.
 Interrogato come mai le avesse celate per tanto tempo, candidamente rispose che non le aveva mai manifestate, perché le credeva cose ordinarie, che succedessero a tutte le anime; difatti un giorno mi disse candidamente: "E lei non la vede la Madonna?" Ad una mia risposta negativa, soggiunse: "Lei lo dice per santa umiltà".

 Leggiamo ancora nel diario di P. Agostino, presente ad un'estasi di P.Pio: Senti, Mammina, non m'importa che mi guardi così.... con quegli occhi torvi... lo so che mi vuoi bene...io ti voglio bene più di tutte le creature della terra e del cielo...dopo Gesù, s'intende...ma ti voglio bene, Mammina cara... se non ci fosse la fede, gli uomini ti crederebbero Dea.... Gli occhi tuoi sono risplendenti più del sole". (Diario,II ediz. pag. 40,50)
 A S. Giovanni Rotondo nella cella N.5, abitata per diversi anni dal P. Pio, vi era e c'è tuttora una massima di S. Bernardo: "Maria è tutta la ragione della mia speranza."
 Il suo amore per la Madonna lo esprimeva tramite la corona del S. Rosario, che teneva sempre in mano e che sgranava continuamente. La chiamava: "arma'', mettere in fuga il dragone infernale, per superare le tentazioni, per vincere il cuore di Dio, per ottenere grazie dalla Madonna. P. Pio definì il Rosario: "Sintesi della nostra fede; sostegno della nostra speranza: esplosione della nostra carità".
 E non poteva essere diversamente se la Madonna stessa consegnò la corona del Rosario a S. Domenico da Guzman, a S. Caterina da Siena, a S. Bernadetta a Lourdes, ai tre pastorelli di Fatima. Il Beato Bartolo Longo non avrebbe potuto trasformare la valle pagana di Pompei in tempio mariano, tra i più celebri del mondo, senza il Santo Rosario. E la Supplica dell'otto maggio e della prima Domenica di Ottobre è l'apoteosi di questa devozione mariana.
 Andate da Giuseppe, diceva il Faraone d'Egitto...Andate da Maria continua a dirci ancora oggi il P. Pio.


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