Un novizio del convento di Serracapriola, narra il Boverio, dubitava fortemente della presenza reale di Gesù in Sacramento, e spesso pregava Dio con molte lagrime perchè gli togliesse dalla mente tale tentazione. Il Signore esaudì le sue suppliche. Il giorno del Corpus Domini, mentre gli altri frati intonavano in coro dopo il matutino. il "Te Deum", egli stava perplesso innanzi alI'altare. Tutto un tratto vide uscire dalla porticina del tabernacoIo un fanciullo bellissimo, circondato da tanta luce da illuminare tutta la Chiesa. Si prostò per terra ed esclamò: "O Signor mio e Dio mio". Il novizio godette la sublime visione finchè il coro incominciò a cantare le parole "Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni, quos pretioso sanguine, redemisti". Da quell'istante non ebbe più dubbio alcuno circa la reale presenza.