A Serracapriola di Conventi ve ne sono due: uno dei Frati Minori Osservanti, l'altro dei Frati
Minori Cappuccini.
Il convento così detto di S. Angelo, secondo il P. Lubin fu fondato
nel 1130 o secondo il Gonzaga nel 1436, e accoglieva i superstiti della
distrutta Civitate.
Sotto Autone Vescovo di Larino passato in potere dei PP. Cisterciensi
del Monastero della B. Vergine di Ripalta, ed abbandonato da costoro in
processo di tempo, Renato d'Angiò, avutane facoltà da Sisto
IV, ne trasmise il possesso a' Minori Osservanti. Il M.R.P. Arcangelo
da Montesarchio aggiunge, che nel 1600, venuto questo Conservatorio in mano
dei PP. Riformati, costoro l'ampliarono per 60 e più frati, con più
bella Chiesa. e con apposita biblioteca, infermeria e farmacia. Soppressi
in settembre 1811, l'abitò la Gendarmeria: sinché la gentildonna
Serrana D. Mariuccia Ruggiero. germana del Giudice Criminale D. Giulio,
e vedova dell'eletto Giudice D. Djego Pergola, impetrò ed ottenne
da Ferdinando I la grazia di occupare questo locale, prendendone solenne
e legale possesso a' 23 febbraio 1816. Questa degna Serva di Dio,detta poi
Suor Caterina di Gesù, sormontato ogni ostacolo, giunse ad iniziare
questo Monastero non solo, ma ben altri due in Orsara ed in Ascoli, dov'ella
lasciò di sè non dubbio concetto di santità. La sua
nipote Suor Carmela de Luca le succedeva al governo della monastica famiglia;
e quando costei rendeva l'anima bella al Supremo Fattore, Suora Maria Gioconda
Sepino, gentil donna Larinese, entrava a farne le veci; ed a lei succedeva
Suor Maria Fortunata Caccavone. Spirato il triennio, fu questa surrogata
da Suora Chiara Maria de Leonardis, attuale Badessa di quel Conservatorio,
la quale, educata all'ombra del Santuario, è una delle primitive
alunne della Signora Ruggiero. Una intimità di sangue a lei ci stringe;
ond'è che col cuore su le labbra le auguriamo dal Supremo Dator d'ogni
bene prosperità e salute. Ella vide sotto agli occhi suoi fondarsi
la Casa di Dio, prosperare sotto il pio Vescovo Raffaele Lupoli, che le
monache intitolò Liguorine dal suo prediletto S. Alfonso de Liguori,
e di anno in anno arricchirsi di dotalizii e di educande; ed oggi gode di
esserne regolatrice e maestra. ll Monastero è ridente ed ameno; e
vi si ammira un quadro in tavola, opera del 1505, rappresentante la Vergine
con a' piedi un Cardinale ed un Imperatore, lavoro di un tal Bartolomeo
Cerida Campobasso. Assai vaga è la Chiesa. Fra quadri ond'è
ricca, per merito di esecuzione è rimarchevole la deposizione della
Croce; e tra le statue, primeggia quella dell'Immacolata Concezione. Nella
Sagrestia si conservava in una cassa il corpo del Beato Tommaso d'Avalos
d'Aragona, Priore di S. Domenico Maggiore in Napoli, ed in quella Regia
Università Cattedratico di Teologia, il quale morì a Serracapriola
di anni 80 nel 1642, anno l del suo Vescovato in Lucera.
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