Conoscere il passato per costruire il futuro... di Antonio Daddabbo Un grande Maestro dell'Architettura ha sottolineato la differenza tra la casa e l'automobile. Mentre per quest'ultima la realizzazione di ogni nuovo modello si basa su un attento studio del modello precedente, eliminando i difetti ed aumentando i pregi, nella progettazione della case il processo di evoluzione si è interrotto. Soffermandoci semplicemente al Centro storico di Serracapriola, a partire dal terremoto del 1626, non si può negare che il processo evolutivo si sia interrotto con l'avvento del cemento armato e dei moderni progettisti. Il Centro Storico era stato ricostruito con solide murature in mattoni pieni, forniti da fornaci locali, con coperture in legno, indifferenti ai terremoti che hanno interessato il paese nei secoli. Grazie ad un lento, ma continuo processo di degrado, i tetti, come tutte le strutture orizzontali, sono stati sostituiti da solai in cemento armato, il cui peso, aggravato dalle sopraelevazioni, ha mostrato la propria influenza in presenza delle scosse sismiche, cui Serracapriola è notoriamente soggetta. Tra gli esempi emblematici, possiamo prendere Palazzo Arranga, massiccia costruzione di cotto, al "Borgo oriente", originariamente residenza della Famiglia Arranga, che, a causa di vicissitudini finanziarie, la vendette, il 13 gennaio 1876, all'Amministrazione Comunale, al prezzo di 10.000 lire, perché fosse adibita a sede comunale. Per il ruolo "colto" delegato all'edificio, la sua facciata, dopo quella data, venne rimaneggiata ed ornata con materiale pare proveniente, secondo la tradizione, dalla città di Larino. Agli inizi del 1900, la "Casa Palazziata" al Borgo era ancora priva dell'orologio e solo a seguito della demolizione della Portella , nel giugno del 1905, il sindaco Giuseppe Castelnuovo con atto del 24 luglio1905 acquistò presso la ditta Fontana di Torino un nuovo segnatempo pubblico che fu installato nella torretta del Municipio. Mezzo indispensabile per il popolo, sprovvisto di orologi da tasca, il meccanismo era a carica manuale, simile a quello della Portella, con bronzine, funi, pesi e tre quadranti. Nei primi di luglio del 1995, durante l'amministrazione di Filippo Mascolo, il Municipio di Serracapriola venne trasferito da Palazzo Arranga alla sede dell'ex Pretura, in via dei Pozzi Avellana e per l'ex 'Casa Palazziata' di Don Teodoro Arranga cominciarono i lavori di ristrutturazione. Senza entrare in merito agli interventi, che solitamente hanno la presunzione di aggiungere ai pregi delle costruzioni antiche le comodità degli edifici moderni, sta di fatto che le fondazioni dell'edificio hanno subito un nuovo assestamento. A collaudare gli edifici di Serracapriola ci ha sempre pensato il terremoto, che nel 2002 ha scritto con delle lesioni il proprio parere su Palazzo Arranga, la cui torretta (gravemente danneggiata?), sia pur con più di un tentativo, è stata demolita. Ormai a Serracapriola ogni abitante circola con l'orologio (almeno quello del telefonino), per cui, con la demolizione della torretta, venuta meno l'esigenza della torre campanaria dell'orologio, si sarebbe potuto cogliere l'occasione per ridare all'edificio l'aspetto originario (a destra nella foto), dando pace all'ingegnere che l'aveva progettato. Per gli architetti moderni, invece, "La ricostruzione di un manufatto architettonico, ancorché carico di valori simbolici apparentemente già definiti ed immutabili, non è atto automatico, svolto senza il concorso della coscienza e della volontà. La cultura occidentale ha abbandonato, fin dalla sua nascita nel VI secolo a. C. sulle sponde dell'Asia Minore, qualsiasi visione mitopoietica della realtà fondata su un esaustivo momento creativo originario, all'interno del quale ogni cosa assumerebbe un nome e, pertanto, una identità e un ruolo in una tranquillizzante concezione escatologica della storia....", insomma, in barba ad ogni vincolo monumentale, nel 2003, è stato redatto un progetto per una moderna torre campanaria, puntualmente realizzata, nonostante una manifesta crisi di rigetto del territorio, sottolineata da un referendum. Il convegno internazionale sul tema "GIS E TERRITORIO: il Comune di Serracapriola", svoltosi nel 2007, è stato una specie di gogna per la moderna torre, dotata di ben tre orologi elettronici (per la verità tutt'altro che sincronizzati, tanto che qualcuno diceva che girando l'angolo si cambiava fuso orario), ma tutto è rimasto fermo fino al consiglio comunale del 23 aprile 2010, in cui, annunciando la ripresa dei lavori per il completamento della ristrutturazione di Palazzo Arranga, il sindaco ha anche assicurato che sarà cambiato l'attuale orologio posizionato sulla vecchia sede del Municipio. Si continuerà a sperperare denaro pubblico per assistere ad una nuova crisi di rigetto territoriale o prevarrà la saggezza? |