48. Anche fuori dell’Abitato si veggono due Conventi. Uno di Riformati di S. Francesco sotto il titolo di S. Angelo : l’altro di Cappuccini sotto il titolo di S. Maria delle Grazie, amendue di osservanza con numero competente di Religiosi. Or di questi conviene farne distinto racconto. 

Convento de Riformati.

49. Conciossiacché di questo Convento, sua origine, e stato presente né parla appieno il P. Frat’Angelo di Montesarchio nella sua Cronistoria della Riformata Provincia di S. Angelo in Puglia alla part.3. cap.9. ci piace perciò qui trascrivere le sue parole. Nello stesso dilettevole colle, sessanta passi lontano dalla suddetta Terra di Serra, Feudo della nobilissima Famiglia d’Avalos, fu da’ PP. Cisterciensi dell’antichissimo Monastero di S. Maria di Ripalda edificato un Ospizio per comodo de’ loro Religiosi, i quali vi dimorarono dall’anno 1436. fino al 1474. quando con Breve di Sisto IV. Sommo Pontefice fu dato a1 PP. Osservanti, e ne presero possesso i PP. Cipriano di Troja, e Samuele di Goglionisi. Fu dalla generosa pietà della Serenissima Famiglia Gonzaga de’ Principi di Guastalla quasi di nuovo edificato, e nel 1503. interamente perfezionato, e capace a potervi abitare i Religiosi, siccome riferisce Monsignor Gonzaga : Nicolao V. Pontif. Max. ad totius Ecclcsiae militantis, & Alphonso Aragono ad utriusque Siciliae Regni, atque Reverendissimo Aurone Episcopali dignitate praefulgido ad Laurinae Ecclesiae clavum fedentibus a Christi Nativitate 1436. Patres Cistercienses Monasterii B. Virginis de Ripaldo Accolae, Hospitium quoddam fuis Fratribus excipiendis omnino accomodum, non procul ab Oppido Serrae construxerant. Quo tamen ab iisdem derelicto, is Rex, qui tunc temporis Neapolitanis principabatur, & facta sibi a Summo Poncifice Systo IV. facultate, currente Dominicae Incarnationis anno 1474. a Patribus, & Fratribus Cypriano a Troja, & Samuele a Goglionisio praeoccupandum, caeterisque hujus Provinciae locis adjiciendum curavit. Cumque ob ejus incapacitatem comodae Fratrum habitationi non adeo faveret, ab Illustrissimo Hannibale a Hevara in ejus victoriae, quam de Nemosiano Duce, Generalique totius Gallici exercitus Capitaneo, deque omnibus copiis prope Carinolam anno Domini 1503. retulit memoriam ex devictorum spoliis ampliatum, plurimisque Officinis, & pulchra fatis Ecclcfia S. Angelo dicata, collustratum extitit: Part.2. orig. Relig. Francisc.tom.2. pag.434. Stabilita la Informa in questa Provincia, fu questo Convento dagli Osservanti a’ PP. Riformati ceduto, da’ quali è STato ampliato, ed abbellito in tal guisa, che oggi è uno de’ belli, e magnifici Conventi. Nell’anno 1700. vi fu costituita l’Infermeria, la quale con nobile semetria, con Dorrnitorj feparati da quelli del Convento, e con buone Officine osservasi sltuata : ed è adobbata di copiosi arredi, e necessarie suppellettili per servigio de’ Frati infermi. E colle limosine di persone divote vi fu aperta una buona Speziaria. Oltre i frati infermi, dimorano in questo Convento circa 16.Religiosi, ma è capace a potervi abitare più di 30. Contiene una mediocre Libreria, ma ricca di ottimi libri. E vi è un giardino assai spazioso, e dilettevole, con un pozzo di buone e abbondantissime acque. La Chiiesa si va attualmente modernando, e quasi riedificando : e benché ritenesse lo stesso sito dell’antica , viene costrutta in una guisa assai bella, e divota : e per l’anno vegnente sarà interamente perfezzionata. Vi è il Deposìto di Monsignor Fra Tommaso d’Avalos dell’Ordine dePredicatori Vescovo di Lucera : il cui Corpo intero si conserva in una cassa elevata dal pavimento. La Sagrestia è decentemente ornata di sagre suppellettili, né vi manca quello, che fa duopo ad una umile pompa Religiosa.

50. Sopra la quale fondazione, e altro notato intorno a questo Convento, stimiamo dover avvertire all’anacronismo , che prende il Gonzaga volendo, che nel 1436. fusse Papa Nicolo V. e che fusse Re di Napoli Alfonso I. poiché Nicolo V. fu eletto nel 1447. e morì nel 1455. e Alfonfo I. fu Re di Napoli dall’anno 1442. fino all’anno 1458. come si dice nella Vita di Aurone Vescovo di Larino lib.5. di queste Memorie.

51. Quanto alla Persona di F. Tommaso d’Avalos, fu Vescovo di Lucera si fa qui memoria, come fu egli fratello carnale del Marchese del Vasto di Pescara, degno Religioso de’ Predicatori , Cattedratico nell’ Università di Napoli nella Cattedra di Teologia, che si dice di S.Tommaso in memoria di questo Santo Dottore per avervi anche egli letto. Da Priore, che fu questo F. Tommaso di S. Domenico Maggiore si adoprò molto, perche S. Domenico venisse eletto Protettore della Città, e di tutto il Regno. Da Urbano VIII, fu assunto al Vescovado di Lucera li 24. Maggio 1642. dove con raro esempio di bontà in età giovanile di anni 30. appena compiuti morì nel primo anno della sua elezione, che non finì. Il P. Cavalieri nella Galleria de’ Pontefici di quell’Ordine nella Centur.5. parlando di lui al num.83. dice, che il suo Corpo prima fu riposto nella Cattedrale del suo Vescovado, e che poi fu trasportato al Vasto nella Sepoltura de’ suoi Maggiori. Questo però è un abbaglio preso anche da Ughellio, dove parla della Vita di questo Prelato tra’ Vescovi di Lucera, e ben si vede ritrovarsi nella Chiesa del suddetto Convento de’ PP. Riformati di Serracaprio la, dove noi l’abbiamo veduto, e si conserva intero nel suo sepolcro, posto in alto attaccato al muro laterale a man sinistra dell’ ingresso della Porta della Chiesa ; e forsi il P. Cavalieri avrà preso per il Vasto tutto lo Stato della Casa d’Avalos del ramo del Vasto, che allora possedeva, come ha posseduto fino a’ dì nostri questa suddetta Terra di Serracapriola.

52. Rispetto poi alla Chiesa, quale dice il P. F. Angelo da Montesarchio, che a suo tempo si andava riformando, e abbellendo, avvertiamo, come già si è totalmente riformata, e abbellita da’ succidumi dell’antichità.

Convento di Cappuccini.

53. Sta egli posto da un miglio in circa lontano dall’Abitato, e a Settentrione di esso in luogo piano, e aperto con fabbriche, e Clausura grande, capace di venti, e più Religiosi, anzi bastevole a celebrarsi il Capitolo Provinciale, le, come più volte si è fatto. La sua fondazione è antica, cioè dell’ anno 1536. e un anno dopo quello di Latino ; tantoché ficcome il Convento di Larino è il primo di fondazione di questa loro Provincia, che chiamano di S. Angelo, cosi egli è il secondo.

54. Per la solita povertà de’ PP. Cappuccini, questo Convento, non solo è comodo, ma anche per la sua Chiesa si rende venerabile a cagione di una miracolosa Statua della Beatissima Vergine , che vi si conserva, della quale il Padre Zaccaria Boverio negli Annali di quella Religione all’anno 1566. così ne parla : Turcae hoc anno cum instructa classe Apuliae littora circumvagantes plerasque Urbes depredati essent ; inter alias Serramcapriolam caede ac incendio devastant. Quo tempore cum Cappuccinorum Monasterio incenso ex his quamplurimi in Ecclesiam irruerunt, variasque Sanctorum Imagines demolirentur, scaelestm quidam devotissimum , ac toti Populo venerandum quoddam Beata Virginis simulacrum districto ense aggressus illud in frustra dissecare conabatur. At Deus Opt. Max. tam sacrilegum scaelus inultum non tulit. Vix nefarius ille Sacram Deiparae Statuam divulsam humi prosternerat ; eum repente Deo ulciscente viribus destitutus vita simul defunctus fuit. Quod cum caeteris terrorem intulisset, inde abscedentes integrum simulacrum reliquerunt. Conventu deinde instaurato, illa Beata Virginis Imago in Ecclesia collocata, tot deinceps miraculis corruscare caepit, ut innumere ferè in ea Tabella appensae, copiosissima Regionis illius incolis Deiparae beneficia collata testentur