15. Vogliono gl’affezzionati a questa Chiesa, che ella sia la prima fabbricata in essa Terra, a riguardo dell’Immagine di Maria Vergine, miracolosamente trovata in una grotta tra quelle selve da un Cacciatore, colla scorta di un cavriolo, siccome si è detto al n.2. Il Campanile di quella Chiesa fatto tutto di mattoni, fino al secondo ricinto dimostra qualche antichità, non è però prima del tempo, in cui si ufava l’architettura gotica e la fabbrica della Chiesa non è molto antica, formata a tre navi, la quale fu da noi consagrata insieme con l’Altare maggiore li 14. Novembre del 1728. con destinarne la celebrazione anniversaria nella Domenica terza di esso mese, con rito doppio di prima classe, e sua ottava . 16. L’Altar Maggiore è dedicato a S. Maria in Silvis, come era prima. Sta egli posto sotto l’arco maggiore riformato, e ripulito in detta ocasione della sua Consagrazione con stucchi, e la sua Mensa è tutta intera di marmo, e sopra di essa vi è la Custodia per uso delle Sagre Pissidi, e Ostensorio d’argento nobilmente, e riccamente rifatti.
17. Da parte del Vangelo in una delle navi laterali cominciando da capo vi è l’Altare intitolato della SSma Annunziata, ancorché vi sano due Quadri, Uno sono il titolo del SSmo Rosario, e l’altro più picciolo, dove è dipinto il Mistero dell’Annunziazione della Bma Vergine. In questo sta eretta una Confraternita di Ecclesiastici, e Secolari, fondata con autorità dell’Ordinario. Si governa dal proprio Procuratore, che conferma la Corte Vescovile, e dalla quale tiene tutta la sua dipendenza. I Fratelli hanno l’uso de’ sacchi di tela bianca, e sua mezzetta color verde . Appresso si vede l’Altare di S. Antonio di Padova, quale anticamente fu eretto dalla Famiglia del Giglio: oggi si possiede da D. Antonio, e D. Gaetano di Cicco, Fratelli, per testamento de’ 5.Decembre 1690. fatto da D. Pietro di Cicco, loro Zio paterno, che fu Arciprete di questa Chiesa. In questo Altare si venera la Statua di detto Santo , e si mantiene dalli suddetti di Cicco, li quali hanno I’ onore del titolo di Conti. Il terzo Altare è della Presentazione di M.V., costrutto ab antiquo dalla Famiglia Rota, padrona di essa Cappella. Finalmente vi è l’Altare di S. Lorenzo M. rifatto di stucco all’uso Romano ultimamente dalla Famiglia de Muziis, come dicsendenti dalla Famiglia Masciarìa, che ne furono i primi fondatori. Nell’altra nave cominciando dalla parte dell’Epistola dell’Altar Maggiore, il primo Altare è dedicato a S. Michele Archangelo, né si ha notizia della sua fondazione. Dopo viene quello di S. Pietro in Vinculis, che prima fu eretto da quei della Famiglia Piccoli, a’ quali succedè la Famiglia Gentile, e questa estinta, al presente si mantiene dal Procuratore, o sia Quartolano della stessa Chiesa. Il terzo Altare è dedicato in onore di S. Carlo Borromeo, che fu della Famiglia Papocchia, e ora è stato rinuovato a spese di D.Antonio Ferulano, Arciprete di essa Chiesa. 18. Il Coro stà posto dietro I’Altar Maggiore con suoi stalli di noce ben formati, e stà provisto di tutti li libri Corali necessarj. La Sagristia ancorcche sia troppo angusta, a proporzione del numeroso Clero, è proveduta di tutto il bisognevole per la sagre funzioni. Tiene il suo ingresso da dentro il Coro dalla parte dell’Epistola, e dall’altra parte del Vangelo sta posto il Campanile, di cui si è detto . Ha querta Chiesa il suo organo, ben formato : il Battisterio con servizio d’argento da noi ordinato, e proveduto. Vi sono quattro Confessionali, e più sepolture, così comuni, come particolari, oltre ad altra per gl’Ecclesiastici. 19. Dentro il Coro si ritrova sepellito il Cadavere di Monsignor Gio: Battista Quaranta, Vescovo di Larino, il quale lasciò di vivere in questa Terra li 13. Settembre 1685. e la pietra sepolcrale si vede posta sopra il Presbiterio avanti l’Altar Maggiore, e da noi si è ordinato farvisi i’ Iscrizione, che non aveva. 20. Il Cimiterio è situato all’incontro della porta maggiore con tutto ciò, che si prescrive nel Rituale Romano, e sua forma, tramezzandovi tra la Chiesa, e ’1 Cimiterio la strada. 21. Ma quantunque questa Chiesa sia fornita di tutto ciò, che conduce al culto divino, la quantità delle Sagre Reliquie però le dà gran pregio. Sotto l’Altar Maggiore vi è una Gassa di Cristallo, in cui si conserva il Corpo di S. Fortunato M. avuto per dono con sue lettere autentiche dal fu D. Cesare d’Avalos d’Aragona, Marchese del Vasto, chiusa con due portelline, e suoi cancelli di ferro dalla parte posteriore, e anteriore, acciò si possa venerare da Fedeli. In un armario fatto dentro il pilastro dell’arco grande della Chiesa da parte dell’Epistola vi è un’altra cassa ancor di cristallo, in cui sono le Reliquie di S. Venanzio M., Di S. Aurezia M., Di S. Innocenzo M., Di S. Fausto M., Di S. Illuminato M., Di S. Clemente M., Di S. Primiano M., Di S. Firmiano M., Di S. Tellurio M., Di S. Alessandro M., Di S. Pudenziana M., Di S. Orsola V. e M., Di S. Pascasio Confess., Di S. Ignazio M., Di S.Valentìno M., Di S. Sabino Vesc., e di S. Gunomio Vesc. In altra cassa con sue lettere autentiche vi è un Osso di S. Felicissimo M. E nell’altro pilastro dell’arco maggiore vi e l’Armario per li Sagri Olj.
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