SUORE IN... CONVENTO
Giuseppe Gentile
All’insegna della unità la cerimonia di accoglienza delle nuove suore al Convento “Padre Pio Giovane”
Si volta pagina nella storia del convento di Serracapriola e Chieuti. Due comunità unite, per grazia ricevuta (rappresentata dall’affresco del Trivisonno a lato dell’altare maggiore della chiesa del convento), nella stessa fede a Maria SS. delle Grazie.
Una volta il convento era parrocchia e “Santuario Maria SS. delle Grazie” con la presenza stabile di almeno quattro frati. Nel 1998, (fr. Antonio Belpiede, guardiano e assistente regionale OFS e GIFRA) dopo un imponente restauro, il convento cessava l’attività parrocchiale e dal 1° settembre 1999 è dichiarato Casa di Accoglienza “Padre Pio Giovane” per giovani e famiglie (dalla permanenza di Padre Pio, studente di teologia per circa un anno in questo luogo).
Con la nuova fraternità del 2013 formata dal guardiano fr. Giuseppe Tortorelli, fr. Gianpiero Ritrovato e fr. Luigi Ciannilli, il convento di Serracapriola per carenza di frati, dovuta a mancanza di vocazioni, nel 2015 è a rischio chiusura. Si tampona trasferendo i frati e si accorpa il convento a quello di Larino, guardiano fr. Franco Gitto, che ogni giorno viene per assolvere le varie funzioni religiose, sostituito qualche volta da altri suoi confratelli.
Per completare l’iter organizzativo della trasformazione del nostro convento in Casa di Accoglienza Vocazionale (come da progetto dell’01-09-1999) per la sostituzione della presenza stabile dei frati, sono state assegnate quattro suore indiane, disponibili per questa missione (suor: Leka, Grace, Cecilia e la superiora suor Lucia) arrivate la mattina del 6 dicembre, accompagnate da otto consorelle, tutte indiane, appartenenti alla Congregazione della Sacra Famiglia fondata da Mariam Thresia, Beata dal 9 aprile 2000.
Le nuove arrivate hanno trovato un convento ripulito e imbiancato e il giardino di due ettari e mezzo compreso l’oliveto ben ordinato e rinnovato con aiuole fiorite.
Alle ore 18 è stato celebrato il rito dell’accoglienza nella chiesa di Maria SS. delle Grazie, gremita di fedeli, con la concelebrazione eucaristica presieduta dal Ministro Provinciale fr. Francesco Colacelli con sei frati e fr. Franco Gitto, guardiano dei conventi di Larino e Serracapriola, i parroci don Renato Orlando di Serracapriola e don Giuseppe Soccio di Chieuti. Fra i fedeli le dodici suore della Sacra Famiglia, le suore francescane del Bambino Gesù con la superiora suor Tavani Maria Paola, i sindaci Marco Camporeale di Serracapriola e Lucia Dardes di Chieuti e il comandante della polizia municipale di Serracapriola e S.Paolo di Civitate Giuseppe Castelnuovo.
Dopo la celebrazione il Provinciale ha consegnato le chiavi del convento alla madre superiora suor Lucia che ha aperto il portone. Insieme al provinciale benedicente tutti i fedeli festosi, al suono della banda musicale del maestro Antonello Ciccone di S.Severo, hanno potuto visitare la clausura delle suore, una volta dei frati, ristrutturata e compresa di cucina per renderla indipendente. In un altro corridoio invece le altre celle arredate con letti a castello per accogliere giovani, famiglie e prelati per ritiri spirituali.
Per esigenze di organizzazione interna alla Congregazione della "Sacra Famiglia" il 13 dicembre tre suore sono state sostituite, per cui la fraternità è formata da sr. Mèrcy (superiora), sr. Rosmin, sr. Grace e sr. Annleena.
Si è così conclusa la travagliata questione “convento”. Come accade in questi frangenti le voci in paese sono state contraddittorie e alcune senza fondamento e calunniose nei confronti di autorità civili e religiose. Il 17 luglio nell’incontro sul municipio con il sindaco di Serracapriola e il sindaco di Chieuti è sorto un Comitato cittadino spontaneo pro convento definito nell’assemblea del 20 luglio con l’elezione a presidente di Caterina Cocumarolo, vice Giuseppe Zagari e segretaria Teresa Silvestris. Tutti d’accordo per incontrare il Provinciale. Dopo una lunga attesa il comitato è stato ricevuto il 1° ottobre, ma tutto era stato già deciso, in più è stata assicurata la presenza in convento ogni due mesi di fr. Antonio Belpiede.
Fr. Antonio Belpiede, essendo impegnato come Procuratore Generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini con residenza a Roma presso la Curia Generale dell’Ordine, nei ritagli di tempo libero, innamorato di Serracapriola, viene spesso in convento. Come celebrante nelle messe del 25 e 26 luglio ha ridimensionato la diatriba sulla chiusura o trasformazione del nostro convento, dicendo che tempestivamente il sindaco di Serracapriola e il sindaco di Chieuti si sono attivati mettendosi in contatto con lui per dialogare con il Ministro F. Colacelli e tamponare l’irreparabile.
NOSTRO CONVENTO perché moralmente il convento non è soltanto dell’Ordine Francescano ma anche dei due popoli di Serracapriola e Chieuti che lo frequentano, lo vivificano e lo sostengono con le realtà spirituali (Gifra, Araldini, Ofs) e le offerte. Anche dei pellegrini di tutto il mondo che hanno continuato e si spera continuino a frequentarlo:
9 ottobre, pellegrini da Verona accolti dal guardiano fr. Giuseppe Tortorelli che ha raccontato la storia del convento fino alla trasformazione;
11 ottobre, il gruppo di preghiera P.Matteo d’Agnone con il padre spirituale fr. Cipriano de Meo, vice postulatore della causa di beatificazione del frate;
17 ottobre, dopo la visita al convento di un gruppo di pellegrini polacchi con il loro parroco, alle ore 19 è stata celebrata la messa solenne di commiato dei tre frati (fr. G. Tortorelli, fr. G. Ritrovato, fr. L.Ciannilli) che lasceranno il convento per altre destinazioni;
23 ottobre, gruppo di preghiera di San Pio con l’adorazione del S.S.Sacramento e assistente celebrante il novantaduenne fr. Luigi Ciannilli di Serracapriola, arrivato in convento nel 1991 come guardiano e parroco fino al 1998 e dove il 6 marzo 2009 festeggiò il suo 60° anniversario di ordinazione sacerdotale;
24 ottobre, da Benevento gruppo di preghiera di P.Matteo d’Agnone con due sacerdoti di cui uno di colore e fr. Cipriano de Meo;
26 ottobre, Commemorazione della morte di P.Matteo d’Agnone. Il rito del transito di P.Matteo d’Agnone, presieduto da fr. Cipriano de Meo, nella chiesa di S.S.Maria delle Grazie, davanti alla tomba del frate e il 31 ottobre, Concelebrazione Eucaristica con 12 sacerdoti nella chiesa di S.Maria in Silvis capace di poter contenere tutti i pellegrini dei 12 gruppi di preghiera, arrivati con 5 pulmann; dopo la messa solenne la fiaccolata verso il convento per il saluto al Servo di Dio, esorcista e teologo.
L’inizio del nuovo cammino della comunità francescana locale lascia ben sperare vista la cerimonia toccante dell’accoglienza alle suore indiane della Sacra Famiglia, la disponibilità del guardiano fr. Franco Gitto e la presenza attiva del nostro frate fuoco Antonio Belpiede. All’insegna della unità, caldamente invocata da don Renato Orlando, si è vista tutta la chiesa di Serracapriola e Chieuti in comunione. Le divisioni sono del mondo. La chiesa di Gesù Cristo è tale soltanto se è unita nel suo nome.