Lettera di Giovanni de Leonardis in risposta alla nostra richiesta sulla sua attività teatrale a Serracapriola.

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dr.Giovanni de Leonardis
via Ant. e Luigi Sementini, 13
Tel.Fax: (081) 5462573
80131 NAPOLI

Napoli, 27. 03. 2002.

Carissimo Pinuccio,
    mi hai chiesto di farti un resoconto della "mia" attività teatrale in quel di Serra. Non furono molti gli spettacoli perché fui "scoperto" dai compaesani a tarda età. Comunque, se non vado errato, fu a Pasqua del 1960, in occasione della prima festa della matricola a Serracapriola, che mi venne chiesto di partecipare. Quando vidi che v’era da allestire un "processo" in piazza e m’accorsi che gli interpreti andavano ognuno per conto proprio, intervenni (profittando della mia lunga esperienza teatrale, sempre a livello dilettantistico, svolta, dapprima, nelle scuole medie e liceali e poi a Napoli) con dei suggerimenti. Considerato, (finalmente) anche "in patria", successivamente mi venne chiesto di preparare una rappresentazione teatrale. Fu scelta la commedia di Scarpetta, "Miseria e Nobiltà", che andò in scena il 2, 3, 4 gennaio 1961 (d’altronde partecipavi anche tu: nella commedia come attore e nelle feste universitarie come scultore, per aver modellato due enormi testoni di cartapesta che simboleggiavano la "Matricola"). In effetti e per la verità un tentativo era stato fatto da Mercurio Galasso ed altri, nel febbraio del 1957, con la rappresentazione di "Questi fantasmi" di Eduardo de Filippo ( non partecipai all’ epoca poiché prestavo servizio militare in quel di Roma), rappresentazione che non ebbe molto successo.
    Il successo invece di Miseria e Nobiltà lo hai ritrovato tu stesso, con un articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno (ad opera della penna dell’Avvocato Antonio Gatta) e che "la Portella" ebbe a ripubblicare recentemente. Da non dimenticare il "morto in sala", per le risate alla fine del primo atto, fatto che non è mai accaduto, a mia conoscenza, in nessuna parte del mondo!
    Successivamente ci fu una seconda festa della matricola, sempre con processo in piazza ed una rappresentazione, a cavallo del periodo di Pasqua (1961?), di tre atti unici: Sic-Sic, l’artefice magico di Eduardo de Filippo e Miseria bella con Ramoscello d’olivo di Peppino de Filippo. Ottimo successo , con le solite tre repliche, ma non mi sovvengono eventuali recensioni.
    Ci fu, poi, una lunga pausa, per ritrovarci al 2, 3, e 4 gennaio del 1966, per tre repliche del "Medico dei pazzi", di Scarpetta. A questo spettacolo presero parte Mercurio Galasso, Silvio Carriero, Francesco Galasso, Titina Galasso, Eleonora Castriota, Fortunato Giannubilo, Ernesto Torres, Esterina Torres, Giorgio Castriota, Egidio Gallo, Luisa Di Cesare, e anche due "attori" di altre compagnie serrane (Luigi Sabatino, detto "Salvagiotto" e che ricordo usciere da qualche parte, e Antonio Balice, detto "Animasanta"). Il ricavato della commedia venne dato, il giorno dell’ Epifania, con pacchi dono, in beneficenza ai bisognosi di Serra.
    Anche quest’ultimo spettacolo ebbe sicuramente una recensione, ma non ne trovo traccia fra le mie "conserve".

Ti saluto cordialmente.        
Giovanni