(dalla U.S. de Vecchi all'U.S. Serracapriola)
(Dallo Zibaldone di Serracapriola - di Stanislao Ricci e Renato Ciarallo)
L'inizio dell'attività calcistica in Serracapriola risale all'estate 1914.
Fu Giuseppe Galelli, reduce di Liegi, che insegnò a un gruppo di giovani studenti (fratelli Giuliani, Lorenzo Salciti e altri) i primi elementi del giuoco del calcio e della palla vibrata. Come "campo-scuola" venne arrabbattato alla meglio uno spiazzo di terreno vicino al consorzio agrario cooperativo dell'epoca (ubicato fra le attuali strade Rossini, G. Cesare, Parini e Vecellio). Il primo conflitto mondiale segnò l'interruzione dell'embrionale attività sportiva.
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Fra infinite difficoltà si "riprese" nel 1922. Questa volta l'iniziativa partì da un gruppo eterogeneo di neofiti. Costoro fondarono l'U. S. De Vecchi e realizzarono un rudimentale campo sportivo (località Cappuccini: proprietà
D'Adamo) livellato a forza di braccia, con un rullo di pietra.
Su questo terreno di giuoco si disputò nel 1925 il primo incontro ufficiale fra le rappresentative di Serracapriola (U. S. De Vecchi - primo presidente Luigi Rogato) e di Torremaggiore.
In questa fase calcistica, guidata dall'avvocato Giovanni Gallo, furono autentici pionieri: Mario de Luca, Camillo Gallo, Pietro Bucci, Antonio Alberico, Lorenzo D'Adamo, Italo Carriero, Vincenzo Giuliani, Mario Giannubilo, Luigi
Rogato e Italo Ricci. Coltivarono tenacemente l'entusiasmo che li aveva catturati con sacrifici e finanze proprie.
L'interesse suscitato dal nuovo giuoco portò all'ampliamento
del fenomeno sportivo. Nel 1925, pescando nel vivaio nostrano, vennero estrapolate le prime formazioni rionali: Trinità, San Mercurio, Porta Bianchini.
Fra queste compagini indigene si disputarono con animosità numerosi derby.
Pur privi di raffinate tecniche, questi incontri segnarono i primi esempi di un calcio-spettacolo rudimentale, ma genuino.
Nel 1928 il vivaio calcistico s'ingrossò con l'arrivo di Guido de Luca, Alberto Giacci, Italo Lapolla, Vincenzo Giuliani, Nicola Castelnuovo, Raffaele Coco, Ferruccio de Luca.
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Nel 1931 (festa di Santa Rosalia) fu inaugurato il primo campo da giuoco regolamentare. Esso venne costruito, per colmare una grave carenza strutturale, su terreni donati al Comune dal duca Fabio Sanfelice. Fu il volano per il progresso calcistico locale. In quell'anno, indossata la maglia azzurra, l'U. S. Serracapriola partecipò per la prima volta, ai campionati provinciali di calcio (FIGC - Sett. Regionale pugliese). L'esordio non fu dei più felici e la squadra,' a fine campionato, si piazzò al terzultimo posto; collocazione migliore - quinto posto - riportò nel campionato 1932. Fra i giuocatori emerse, nel ruolo di portiere, Fortunato Valentino (detto Ninino) che suscitò l'interesse dell'U. S. Torremaggiore. Con quella formazione egli partecipò al campionato regionale di 1° divisione (1934-'35) e si piazzò al primo posto nella classifica portieri: aveva subito soltanto sei reti.9>
I- La squadra, guidata dal geometra Camillo Gallo, era formata da: Fortunato Valentino, Emanuele Montagano, Vittorio Ferrero, Antonino Arranga, Carlo Saragnese, Emanuele d'Angelo, Vincenzo Capuano, Ettore Santelia, Giuseppe Forte, Guerino Di Donato, Antonio Italiano, Vittorio De Rosa e Silvio Ucci.
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