Luigi Fortunato Di Carlo, campione di body building-sport e men fitness, figlio di Lorenzo ed Anna Galasso, è nato a Serracapriola il 22 giugno 1970. Ha iniziato ad allenarsi per anni nella palestra del padre, professore di educazione fisica. Laureatosi in ingegneria, si è trasferito a Torino per lavoro, non tralasciando mai di coltivare il suo sport preferito. Nel 1996 la sua meticolosa preparazione lo porta a conquistare il primo titolo di campione italiano di body building. Nel 2003 vince anche il titolo Europeo di sviluppo muscolare "Fitness" primeggiando in tutte le quattro gare disputate:
- Gran Priz nazionale "The Freeway" a Marina di Carrara - Grand Prix "Ercole Farnese" a Nichelino (TO) - Campionati Italiani a Padova - Campionati Europei a Francoforte.
Per un soffio, il 28 novembre 2004, in gara per il Titolo Mondiale di Bodyfytness in India, Luigi non riesce a conquistare il primo posto.....
Egli stesso (che è anche direttore editoriale del periodico d'informazione sportiva "Gym Magazin-dimensione Palestra -Torino") ci racconta come sono andate le cose in un articolo della sua rubrica, edita da La Portella . 


DUE SU TRE
Un Campione dei Mondo Bodyfitness a Serracapriola...
solo una questione di tempo!

Cari amici di Serracapriola, anche se solo per un soffio lungo appena 1/2 punto (!!!), il Titolo Mondiale di Bodyfltness mi è purtroppo sfuggito e dunque non posso ancora avere l'onore di portarlo nel mio splendido paesino! Credetemi, ci tenevo veramente tanto a conquistare quella coppa sulla quale avevo puntato tutta la mia preparazione iniziata addirittura a giugno con graduali e lentissimi aggiustamenti di dieta ed allenarnenti.
Domenica 28 novembre mi trovavo sul palco del palazzo dello sport di Bangalore, capitale della regione di Kamataka in India, in gara per i Titoli Mondiali di Bodybuilding 2004 Wabba.
Voglio tentare un commento tecnico della trasferta, analizzando i fattori che mi sono stati "fatali" ai fini del risultato. Tutto faceva ben sperare nel pregara, la fase dei veri e decisivi confronti che si tengono il giorno prima dello spettacolo con verdetti e premiazioni; risultava chiaro che fra i 7 concorrenti arrivati da Belgio, Russia, Lituania, Francia, Inghilterra, Benelux e Italia (il sottoscritto), la mia posizione era in "ballottaggio" solo con il francese di colore con treccine stile "Bob Marley" e fisico denso, slanciato ed elegante. La categoria era unica (non distinta per altezze come di solito avviene), i "ragazzi" miei rivali erano tutti più giovani di me di almeno 7-8 anni, tutti più alti me di almeno 5 cm e tutti con strutture ossee invidiabili "rivestite" di ottima muscolatura simmetrica e armoniosa... ma nulla a che vedere con la mia fibra e qualità muscolare "anziana" di 19 anni di allenarnenti... su una struttura scheletrica magari "bassa" ma praticarnente "perfetta" che mi ha sempre avvantaggiato in tutte le competizioni disputate. Ricevo i complimenti da diversi giudici e addirittura dal presidente mondiale per il mio livello di muscolarità e la perfetta distribuzione delle masse sulla struttura ossea (compatibilmente con il peso), ma la giuria non si era ancora riunita per stilare i verdetti che sarebbero stati resi noti il giorno successivo. Nel frattempo, studio le riprese fatte dal mio fratello-manager Paolo (senza di lui avvezzo a viaggiare tutto il mondo starei ancora girovagando senza meta per continenti!) e comincio a "crederci"; allo stesso modo ci credono gli altri atleti della nazionale che mi fanno i complimenti come se avessi già in tasca il titolo... brutta abitudine! Cosa non è andato dunque nel verso giusto?
Da Gennaio 2004 il regolamento della Federazione ha apportato le seguenti modifiche alla mia categoria:
- Costume alto 15 cm ai fianchi invece che sgambato classico; questo per coprire i glutei ed evitare di esasperare la muscolazione di questa zona che comporta i maggiori sacrifici in termini di alimentazione ed allenamento.
- Eliminazione delle pose muscolari classiche: doppi bicipiti, dorsali, addominali, espansione toracica ecc. insomma di tutte quelle "figure" in cui l'atleta deve mettere in risalto lo sviluppo di alcuni distretti muscolari allenati. Dunque esclusivamente pose "da rilassato" frontali, di profilo e di schiena... una sorta di visita medica militare!
- Quota dei 25% del punteggio globale valutata in base alla difficoltà della routine musicale di pose libere fino ad allora ininfluente (e tale resta in tutte le altre categorie).
Tutto questo ha rappresentato lo "stravolgimento" della mia tenuta di gara fortemente impostata per ben 10 anni di agonismo nell'evidenziare lo sviluppo muscolare raggiunto, nonostante le mie routine musicali siano comunque sempre curatissime ed apprezzate da tutti. Ora invece si vuole portare in secondo piano la muscolosità privilegiando l'atleticità della performance musicale... insomma la linea che la federazione intende seguire è quella di creare personaggi che sono una via di mezzo fra uno "spogliarellista", dalla bella presenza e buon fisico, e un ballerino di buone qualità atletiche, un uomo-fitness appunto e non un culturista a tutti gli effetti solamente limitato nel peso: quello che sono sempre stato e che per fortuna in tutte le altre gare di tutte le altre federazioni continua ad esistere con crescente successo! Il negretto ha saltato tutto il tempo secondo passi di aerobica quasi acrobatica con tanto di scarpette ai piedi e fascietta tergisudore in fronte, e a nulla è valsa la mia pur difficile e coreografica interpretazione (con verticali a mani tese) di guerriero con spada e gonnellino in pelle!?! Non mi resta dunque che riprovare la scalata ai vertici mondiali in un'altra federazione altrettanto valida dove potrò esprimere fino in fondo la mia filosofia sportiva senza ricorrere a travestimenti che sinceramente preferisco lasciare a più note festività popolari!
La cosa buffa di tutta questa storia è che le altre due gare di massimo livello nazionale (i Grand Prix "Notte dei Campioni- di La Spezia e "Ludus Maxímus" di Rorna), di fatto altrettanto difficili per livello e nurnero di atleti gareggianti, le ho vinte agevolmente ricevendo consensi da tantissimi personaggi del mondo dei bodybuilding ed accrescendo enormernente la mia popolarità in Italia... nonostante non fossero i miei obbiettivi principali di questa stagione! Due primi posti con discreti prerni in denaro e un secondo posto ai mondiali su tre gare è dunque un ottimo risultato che avrei accettato a priori!
Dietro questi miei successi, comunque, ci sono veraniente tantissirne altre persone che possono essere considerate una vera e propria "squadra" composta da giocatori ognuno con un ruolo ("esecutivo" o "affettivo") ben preciso: mia moglie Anna, rnio fratello Paolo, i miei genitori, tutti i miei amici e non per ultirni tutti voi di Serracapriola che mi seguite! Grazie a tutti.
Un saluto particolare ad Eugenio Iovannelli con cui condivido lo spirito agonistico di sport "machi" come i nostri; cercherò di mantenere la promessa fattagli questa estate di tenere uno stage/esibizione nella sua palestra... chissà forse durante le festività di Natale... forma fisica e impegni lavorativi perniettendo!

Luigi Di Carlo