Le vacanze estive a Serracapriola di Fabrizio Gatta - Giuseppe Gentile
Il noto conduttore di “Linea Verde Orizzonti” Fabrizio Gatta, nell’agosto di quest’anno ha trascorso un lungo periodo di vacanza a Serracapriola, suo paese d’origine, assieme al suo amico, nonché parente, Lorenzo Castriota, bravo musicista, compositore e direttore d’orchestra di successo, sempre in giro per concerti in Italia e all’estero.
Inseparabili una volta e, quando gli impegni di lavoro lo consentono, ancora oggi danno sfogo al loro spirito allegro e goliardico nell’organizzare spunti di spettacoli umoristici (come “Il cardinale e il generale”, realizzato più di venticinque anni fa presso il lido Barone di marina di Chieuti); senza tralasciare, però, all’ora di pranzo e di cena la sacra cucina di zia Rita, di cui sono ospiti, in via Giannone. La zia Rita Castriota più volte citata da Fabrizio nelle sue trasmissioni di RAI 1 (Linea Blu, Uno Mattina) e da lui intervistata attraverso le bancarelle di prodotti locali nel programma di Linea Verde girato a Serracapriola il 20 marzo 2011.
Fabrizio appena arrivato in paese, prima di ogni altra cosa, si è preoccupato, giustamente, di far ripulire la tomba di famiglia dove riposa il nonno Fabrizio Gatta, medico docente all’università di Roma e membro del Sacro Collegio per la Causa dei Santi. Da buon cattolico praticante ha frequentato assiduamente sia la chiesa di Santa Maria in Silvis che il convento dei cappuccini.
Domenica, 25 agosto, l’assemblea dei fedeli, riunita nel giardino del convento “Padre Pio Giovane” per la messa delle 20,30, ha visto il nostro Fabrizio, nell’insolita quanto nuova veste di chierichetto vicino al celebrante, il guardiano fr. Antonio Belpiede. Tant’è che d’un baleno si è diffusa la voce nel paesello, dove il pettegolezzo è di casa, che il nostro conduttore avrebbe da lì a poco preso i voti. Il dubbio era - Sarà frate o prete ? -. Il mistero è durato poco.
Tanto per “non perdere il vizio” della goliardia, nel pomeriggio del 27 agosto, Fabrizio (nei panni di don Fabrizio, parroco del paese) e Lorenzo (nelle vesti di un contadino) si sono anche prestati per le riprese di un breve cortometraggio nato da un’idea di Giuseppe Galante, “La Confessione”, girato da Pasquale Jesu (noto in paese per i tanti cortometraggi girati in collaborazione con il compianto fotografo Renato Ciarallo) e che, probabilmente, sarà proiettato nella prossima estate serrana per il divertimento dei tanti appassionati di questo genere.
Con la fine dell’estate sono finite anche le vacanze estive a Serracapriola di Fabrizio e Lorenzo: due amici per la pelle tornati ad essere divisi dai rispettivi impegni di lavoro che ancora una volta li hanno portati lontano dal loro amato paesello.
Lorenzo è partito per la Turchia per una serie di concerti che lo terranno impegnato per un lungo periodo di tempo. Fabrizio è tornato a Roma, dove, rinunciando per sua libera scelta alla precedente attività di conduttore televisivo sta ri-pensando al suo futuro.
Poiché è molto legato a Serracapriola, Fabrizio partecipa volentieri alle manifestazioni e agli eventi più importanti del nostro paese. Il 22 settembre infatti è ritornato per partecipare, nella chiesa di Santa Maria in Silvis, alla prima Santa Messa del neo sacerdote serrano don Stefano Tronco non per fare il chierichetto ma per leggere le letture nella Liturgia della Parola.
Bisogna ricordare che il nostro giornalista, autore televisivo e conduttore radio televisivo è in Rai Uno dal 1966. Dopo aver condotto vari programmi di prestigio, dal 2002 al 2012 è stato in conduzione con Donatella Bianchi a Linea Blu firmandone anche i testi; dal 2009 al 2010 con Sonia Grey a Uno Mattina week end; poi approdato a Linea verde nel 2010 con Elisa Isoardi, ha condotto questo programma dal 2011 fino all’edizione 2012-2013 con Eleonora Daniele.
Considerando la stima e la simpatia riscossa in questi anni, per la bravura, il suo modo intelligente, signorile e nello stesso tempo semplice di condurre i programmi, la sua assenza dalla TV sarà una mancanza incolmabile per i suoi fans e soprattutto per noi serrani,