Un primo banco scolastico. Inizialmente, quando non vi erano scuole pubbliche e
l'istruzione primaria era affidata all'iniziativa privata, ci si adattava
con mezzi di fortuna per acquisire i primi elementi del leggere e
dello scrivere. Poi il bambino cominciò a farsi costruire un suo
banco personale che riportava a casa alla fine di ogni anno
scolastico. Questo succedeva di solito nei periodi post-bellici. Nel
1932, quando i due edifici scolastici furono ultimati, cominciarono
a diffondersi nelle aule i primi banchi di legno (comparsi già negli
anni ' 20), dalle caratteristiche inconfondibili, destinati ai bambini
della Scuola Elementare. Ogni banco era a due posti con gli
scrittoi ribaltabili e inclinati verso i sedili, fissati alla pedana.
Sull'asse orizzontale erano incastrati due calamai di vetro, che
l'indimenticabile bidello Lilino Ciarallo ogni mattina si
preoccupava di riempire d'inchiostro da lui stesso preparato.
In seguito questi banchi furono man mano sostituiti da altri,
sempre di legno e a due posti, ma con un unico scrittoio fisso.
Erano pesanti, e difficilmente i bambini, costretti a restare seduti
con la schiena dritta, potevano spostarli. Altri banchi simili a questi
avevano l'intelaiatura in tubolare di ferro.
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