Le dimissioni del Comitato Feste
      Subito dopo l'epifania, si dovrebbero iniziare a programmare le feste religiose. Quest'anno, però, tutti i membri del Comitato Festa, dopo una riunione con don Renato, hanno deciso di dimettersi dall'incarico.
      Prima di spiegare i motivi di questa scelta, è bene fare un brevissimo excursus su alcune delle cose fatte negli anni passati dal Comitato dimissionario.
     È bene dire subito che il comitato organizzava tutte le manifestazioni religiose della parrocchia: nessuna esclusa. Oltre a quelle che prevedono una festa "laica" (Incoronata, San Fortunato e San Mercurio) si preparavano anche tutte le altre manifestazioni (Passione vivente, processione del Venerdì Santo, Presepe vivente nel borgo antico, Corpus Domini, San Matteo) e le attività che animano la vita parrocchiale. Per qualche anno, inoltre, il Comitato ha gestito anche l'ormai purtroppo chiuso Oratorio parrocchiale (aperto nel 2004). Forse, però, la cosa più importante fatta dal nostro Comitato è stato l'impegno profuso per la riapertura al culto della chiesa di Santa Maria; alcuni membri del Comitato, insieme a parenti e amici, si sono èffucite i maneche (rimboccati le maniche) e con il proprio lavoro manuale, reso "gratis et amori dei", unito alla tenacia e perseveranza di Don Renato, hanno permesso la riapertura della chiesa. Probabilmente, senza quella "avventata e rischiosa" decisione di impegnarsi materialmente in prima persona nei lavori, Santa Maria si troverebbe oggi nella stessa situazione drammatica di San Mercurio, che dopo tanti proclami e promesse di finanziamenti e interessamenti, sta vedendo vanificata anche la prima parte del restauro. Tornando alle feste cittadine, il Comitato uscente ha realizzato nel corso degli anni delle manifestazioni che resteranno nella storia del nostro paese.
      Nel 2001 le celebrazioni per il Millenario delle Apparizioni dell'incoronata nel bosco del Cervaro a Foggia.
      Nel 2004, il 1250° anniversario del martirio di S. Mercurio, con l'arrivo a Serracapriola dell'urna con le reliquie del corpo del Martire, proveniente dal Monastero di Montevergine, dove è custodita; il gemellaggio con il Comune di Toro, che come Serracapriola ha in San Mercurio il Patrono principale.
      Ultimo appuntamento dal punto di vista temporale il "Centenario di San Fortunato", che oltre ai festeggiamenti religiosi ed esterni, ha visto la ricognizione canonica del corpo del nostro Martire, il restauro dell'urna che custodisce le Sacre Reliquie e la reposizione del corpo di San Fortunato sotto lo storico altare maggiore, anch'esso tornato all'antico splendore dopo un accurato restauro, nella sua nuova collocazione in chiesa.
      Non solo feste, dunque, ma anche partecipazione attiva alla vita parrocchiale. Il nostro obiettivo principale era di portare le tre principali feste cittadine tutte agli stessi livelli, (cosa riuscita qualche anno) sopportando critiche e malumori, alle quali, purtroppo, chi opera è comunque esposto. Critiche e malumori, tuttavia, si sopportano se dietro non ci sono cattiveria, offese o calunnie con accuse di interesse personali.
      La raccolta dei fondi, causa il ridotto numero di componenti, era diventata sempre più difficile, anche perché spesso durante la questua si ha il brutto vezzo di dire "ripassa" o "torna più tardi" ...pure se è già sera avanzata. Oppure ci si sentiva dire "i soldi li deve mettere il prete... il vaticano... il Papa". Alcuni, poi, ci dicevano "ma perché non andate a lavorare". Tutto ciò denota poca considerazione e scarso rispetto per chi si spende, anche a costo di grossi sacrifici personali, per non far morire le nostre tradizioni religiose.
      Si sente dire che con 10 euro a famiglia si potrebbero fare feste grandiose! A Serracapriola con 10 euro non si arriverebbe a circa 13.000 euro. Come dimostrano i bilanci delle feste, pubblicati puntualmente su La Portella, per una festa con cantanti di richiamo, fuochi pirotecnici, banda musicale, ecc. occorrono somme di gran lunga superiore. Negli ultimi anni è stato possibile fare qualcosa di
      bello, coprendo le spese, solo grazie alla disponibilità di persone e aziende locali che hanno offerto somme di gran lunga superiori alle 10 euro. Tra questi vanno ringraziati particolarmente Ortolevante dei fratelli Ferrero e Di Siro Carburanti di Luigi di Siro, Boutique del fiore di Massimo Cavalli, Piante e fiori d'Orio di Fortunato d'Orio; per quanto riguarda i cantanti, Termoli Live di Raffaele Lombardi e Lombardi Service di Pasquale Lombardi, grazie ai quali si è risparmiato sulle spese dovute ai service (ii compenso dell'artista, ovviamente, si paga). Per raccogliere circa 60.000 euro (come per il Centenario 2011) occorrono mesi di impegno, sottraendo tempo a se stessi, alle proprie famiglie e al proprio lavoro. È stato difficile e delicato destinare nella maniera migliore il denaro che la popolazione ci ha affidato.
      Ci dispiace esserci dimessi da componenti del Comitato Feste, perché quanto fatto in questi anni (personalmente insieme a qualche altro da almeno 35 anni) lo abbiamo fatto con passione, ma non potevamo continuare.
      Va detto, ad onor del vero, che la maggior parte della cittadinanza contribuisce e capisce che la riuscita della festa dipende dalle offerte che si raccolgono. I delatori, per fortuna, sono solo una minoranza. Grazie a quanti ci hanno sostenuto in questi anni, invogliandoci a continuare, ai vari parroci che si sono succeduti alla guida della nostra comunità e un grazie particolare a Don Renato per la fiducia riposta in noi. Un augurio di buon lavoro a quanti, spero tanti, vorranno entrare a far parte del nuovo Comitato Feste, sperando che forze fresche possano contribuire a migliorare e rilanciare le poche tradizioni rimaste che Serracapriola deve conservare e se possibile rilanciare.
     

Gino Fiorentino e tutti i membri
      del Comitato Feste (Antonio De Luca,
      Mario Occhionero, Fernando De
      Cesare, Giovanni Trombetta, Antonio
      Di Rienzo, Luigi De Cesare, Michele
      Francioso, Angelo Sciandra, Teresa
      Carrara, Tonia Giannubilo
)