Dopo circa trentasette anni, definita per sempre la questione degli espropri e delle acquisizioni delle aree e dei relativi diritti nella zona 167
La riunione del Consiglio Comunale di Serracapriola, la sera del 21 Dicembre 2011, alla quale erano presenti tutti i componenti la massima assemblea cittadina, per alcuni versi, potrebbe passare alla storia del nostro paese per una delle decisioni prese all'unanimità dal Consiglio, riguardante la cosiddetta "Zona 167".
Ma andiamo con ordine, perché prima di questa questione, il Consiglio ha deliberato, con il voto favorevole di tutti, gli Indirizzi e l'approvazione del capitolato d'oneri circa l'affidamento dei servizi cimiteriali. Un affidamento, come è stato spiegato dal sindaco Marco Camporeale, triennale con opzione per il quarto anno, per una cifra di poco più di 19 mila euro l'anno. «La scelta di "esternalizzare" l'importante servizio, affidandolo ad una ditta esterna - ha spiegato Camporeale - è stata dettata dall'impossibilità normativa per il Comune di assumere direttamente del personale per svolgere l'incarico.» Inoltre, sempre secondo quanto dichiarato in aula dal sindaco, che ha avuto parole di approvazione e plauso per la ditta Fortunato d'Orio che per un breve periodo nei mesi scorsi ha svolto la gestione dei servizi cimiteriali in maniera davvero encomiabile, la soluzione adottata con l'esternalizzazione porterebbe anche ad un risparmio economico per le casse comunali, cosa già in qualche maniera concretizzatasi con l'internalizzazione del servizio luce delle lampade votive cimiteriali, che ha portato a circa mille nuovi contratti.
Dopo questo "antipasto" è arrivato il piatto forte delia serata con l'argomento Piano di zona per l'edilizia economica - popolare di cui al decreto del Presidente Regione Puglia n.2194/1976 e successive variazioni, operazioni di conguaglio tra spese sostenute per l'acquisizione delle aree ed i corrispettivi per la concessione in diritto di superficie e cessione in proprietà. Una questione, quella relativa ai pagamenti dei terreni in area 167, che come ha ricordato lo stesso sindaco nell'introdurre l'argomento della discussione, nasce di fatto nel lontano 1974 e che ora, finalmente, potrebbe essere arrivata a definitiva conclusione. «Il nostro Comune - ha detto Camporeale nel suo breve excursus della vicenda - ha già subito numerose condanne in seguito a procedimenti giudiziari intentati dai proprietari dei suoli espropriati che hanno comportato pesanti esborsi di denaro, che di fatto ricadono sull'intera collettività di Serracapriola. Oggi finalmente portiamo in discussione il punto di avvio di una procedura molto complessa e delicata che condurrà alla fine, con l'impegno e la dedizione di tutti, alla definitiva chiusura del lungo procedimento per la definizione delle problematiche connesse agii espropri della 167. Così - ha aggiunto il sindaco - il nostro Comune non dovrà più essere soggetto alla spada di Damocle di continui e dannosi contenziosi che si ripercuotono ovviamente sulle finanze comunali ed a cascata sull'economia delle nostre famiglie e del nostro paese.» Al termine del suo intervento, durante il quale Camporeale ha dichiarato anche tutta la disponibilità dell'amministrazione comunale ad agevolare per quanto più possibile le modalità di pagamento da parte di coloro che dovranno versare somme al Comune per questa vicenda ed il passaggio, dove possibile e voluto, dal "diritto di superficie" al "diritto di proprietà", parole di ringraziamento per il lavoro svolto sono state rivolte al responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, Giovanni Papalillo.
All'introduzione del sindaco ha fatto, dunque, seguito la relazione del tecnico Papalillo, che ha spiegato nel dettaglio tutto il procedimento seguito dall'Ufficio tecnico comunale per la ricostruzione della vicenda legata agli espropri ed alle assegnazioni dei lotti di terreno in area 167 ed ha illustrato i termini dell'intero piano e le modalità di definizione dei valori di esproprio secondo le normative vigenti. Nel suo intervento, Papalillo ha sottolineato sia l'obbligatorietà della procedura da eseguire, pena la responsabilità personale dei vari amministratori e dei tecnici succedutisi negli anni dell'intera vicenda, sia il fatto che il conguaglio tra spese sostenute per l'acquisizione delle aree ed i corrispettivi per le concessioni in diritto di superficie e cessioni in proprietà previsto negli atti notarili riguardanti la questione.
Dopo la relazione del responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, c'è stato l'intervento del consigliere di minoranza Michele Caccavone, il quale ha parlato di «lunga e travagliata vicenda degli espropri delta zona 167, fatta di mille difficoltà dovute anche ad una normativa molto complessa ed una spesso contraddittoria produzione giurisprudenziale. In alcuni casi - ha aggiunto Caccavone - si riuscì a definire alcune posizioni di privati, attraverso la stipula di atti di transizione che contenevano comunque la clausola di salvaguardia "salvo conguaglio", che rende possibile oggi la definizione proposta dal piano in approvazione.»
Al termine della discussione, dunque, ii Consiglio comunale al completo (tranne il consigliere Raffaele Balice che ha lasciato l'aula al momento della votazione perché fra le persone direttamente interessate alla questione) ha approvato all'unanimità il "Piano di ricognizione dei costi di acquisizione delle aree espropriate e la determinazione dei corrispettivi di cessione delle aree a conguaglio", redatto il 23 Dicembre 2011 dal responsabile dell'Ufficio tecnico, Giovanni Papalillo, facendo propri, quindi, i criteri di determinazione dei costi e di ripartizione degli oneri.
Il Piano approvato prevede, dunque, fra l'altro, che il prezzo di espropriazione delle aree da offrire ai soggetti espropriati sia di euro 30,10 al metro quadrato di superficie espropriata, nei casi in cui l'espropriazione non sia già definita con l'accordo di cessione bonaria, e salvo accordi già corrisposti. È stato determinato, inoltre, che la superficie catastale complessivamente
espropriata per l'attuazione del Piano di zona ammonta a 74.199 metri quadrati; che l'importo complessivo dei costi di acquisizione delle aree ammonta ad euro 1.756.827,45 detratti 33.255,99 euro corrispondenti ai corrispettivi lotti concessi all'Istituto autonomo case popolari, non assoggettati a conguaglio; che la cubatura complessiva concessa ammonta a metri cubi 60.213,60 di cui 29.112,30 metri cubi concessa in diritto di proprietà e 31.101,30 metri cubi concessa col diritto di superficie. Con il documento approvato è stato anche stabilito di confermare nella determinazione dei prezzi unitari di concessione delle aree, il criterio già approvato dal consiglio comunale nel 1985, ma riferito alla cubatura concessa, attribuendo i 2/3 del costo totale di esproprio ai lotti ceduti in proprietà e 3./3 dello stesso costo ai lotti concessi in diritto di superficie. È stato deciso, quindi, di stabilire i prezzi di cessione in proprietà dei lotti in 40,23 euro al mc. di costruzione e di concessione del diritto di superficie in 18,86 euro al mc. di costruzione.
Dopo la lunga parentesi riguardante questo argomento legato alla zona 167, il Consiglio comunale ha approvato un Sostegno ad eventuali mozioni di contrarietà in merito alla soppressione degli uffici giudiziari del circondario del tribunale di Lucera, nell'ambito della revisione geografica giudiziaria, anche in questo caso il voto favorevole è stato unanime da parte dell'intera assemblea.