Con il via ai lavori per il "Dopo di noi" a Serracapriola anche la presentazione di un libro-denuncia sul mondo della disabilità

La data del 29 Giugno 2011 potrebbe passare alla storia di Serracapriola, o forse può essere già considerata particolarmente significativa negli eventi del nostro paese.
Nel pomeriggio di Mercoledì 29 Giugno 2011, infatti, Elena Gentile, Assessore della Regione Puglia al Welfare, con deleghe anche a Lavoro, Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria e Pugliesi nel mondo, ha ufficialmente "posato la prima pietra" per la realizzazione a Serracapriola del "Dopo di noi", una ,"comunità socio - riabilitativa" che sarà la prima della provincia di Foggia e che ospiterà 12 persone con gravi disabilità, uomini e donne che dopo la morte di chi si prendeva cura di loro non avrebbero più nessuno in grado di curarli, guidarli e seguirli con la costanza e l'assiduità necessaria. Una struttura, quindi, di primaria importanza soprattutto dal punto di vista sociale, ma che sarà anche occasione per la creazione di posti di lavoro direttamente e come indotto (vedi anche La Portella n. 107 anno XV n.5/2008 e
n. 114 - anno XVII n.2/2010).
Una cerimonia semplice, quella della "consegna dei lavori" alla ditta che si è aggiudicata l'appalto per la realizzazione della struttura che nascerà in quello che per anni è stato un centro di formazioni per generazioni di serrani: l'Istituto sorelle Corroppoli, in via Ugo Bassi. Semplice, ma significativa ed importante per la nostra piccola comunità.
Giusto coronamento della "giornata particolare", è stata, poi, nel giardino del convento dei padri Cappuccini, la presentazione del libro "L'Italia parallela - per l'invalido - Anno Domini 2011 dC" di Andrea Ricciardi, presidente dell'Azienda di servizi alla persona (ASP) "Castriota - Corroppoli", che più di altri ha voluto la realizzazione del "Dopo di noi" a Serracapriola.
Un libro, quello di Ricciardi (papà di una ragazzo disabile), che raccoglie alcune testimonianze e lettere a personalità della politica italiana scritte dall'autore, che è anche fondatore di diverse associazioni per persone con disabilità e del sindacato Sfida (Sindacato famiglie italiane con diverse abilità). Non facile, l'obiettivo che si è posto Ricciardi con il suo lavoro. Perché con il suo libro, l'autore non vuole rivolgersi e parlare solo a chi vive direttamente, o di riflesso il problema della disabilità, ma cerca di provocare l'attenzione anche di chi non ha mai vissuto, o conosciuto il mondo della disabilità dall'interno, o non ha mai conosciuto aspetti e problemi legati alla vita quotidiana delle persone con disabilità.
Con la sua forma epistolare, il libro è di facile lettura, anche se tocca questioni ed aspetti di profondo spessore. Aspetti che a ben leggere non sempre riguardano solo il mondo della disabilità; come nel caso in cui si parla della difficoltà di comunicare i propri bisogni, gioie, attese.... o quando si dice del rischio dell'auto-isolamento nelle difficoltà, o ancora quando si denuncia il malcostume diffuso dei diritti trasformati da persone opportuniste (o alle volte peggio ancora, disoneste) in "favori" e "concessioni"...: situazioni, tutte queste ed altre ancora, che possono essere facilmente individuate nella vita di tutti i giorni anche nel mondo dei "normodotati".
Alla presentazione del libro di Ricciardi, oltre all'autore, hanno partecipato i sindaci di Serracapriola, Marco Camporeale, e di Chieuti, Lucia Dardes, Gennaro Aquilano, che ha letto alcune pagine de "L'Italia parallela" (130 pp. E.14,00 - acquistabile su www.lafeltrinelli.it), Tiziana De Nisi presidente dell'associazione "Le ragioni del cuore", Fernanda Braccia presidente Associazione Superamento Handicap, Aldo Volpe dell'Ash, don Amedeo Cristino, già parroco a Serracapriola, sacerdote Fidei Donum Segretario nazionale della Pontificia Unione Missionaria, l'Assessore regionale Elena Gentile, e un nutrito pubblico, molta parte del quale arrivato a Serracapriola da centri della zona ed anche da fuori regione.