Nessuna soluzione ai disservizi di Enel e Aqp, nemmeno dal consiglio comunale aperto. Dalla Asl, però, la notizia che l'acqua è potabile... nonostante il colore.
     A pochi mesi dalle elezioni che nella prossima primavera porteranno al rinnovo del Consiglio Comunale di Serracapriola, è cambiata la geografia politica dei gruppi presenti nell'attuale massima assemblea cittadina.
     Nella riunione del 26 Novembre 2010 (tutti presenti), il gruppo di Alleanza Nazionale, composto da Antonio Mascolo e Rossella Rosito si è sciolto per ricostituirsi con gli stessi esponenti in gruppo consiliare di Futuro e Libertà per l'Italia,con capogruppo Rosito, come preannunciato anche nel numero scorso de La Portella. Cambio di casacca anche per il gruppo composto da Rosamaria Giacci e Lia Di Marzio, della lista civica Rosamaria Giacci per Serracapriola, che si è sciolto ed è confluito nel gruppo di maggioranza del Pdl (vedi più avanti, Spazio lettori, dichiarazione di scioglimento ed adesione del gruppo e lettera di plauso del sindaco Marco Camporeale).
     A parte questi due "fuori programma" la seduta consiliare di fine Novembre non ha riservato grosse sorprese, né discussioni.
     Con i voti favorevoli della sola rinfoltita maggioranza e quelli contrari
     delle opposizioni, il consiglio ha approvato un Assestamento generate del bilancio mediante variazioni di bilancio per maggiori entrate e storno di fondi: diverse le voci inserite nell'accapo approvato.
     Tutti d'accordo, invece, tranne gli astenuti Mascolo e Rosito, nell'approvazione del Piano per il diritto allo studio relativamente all'anno 2011; in pratica le richieste di contributo che il Comune invia alla Regione per quanto riguarda le scuole cittadine.
     Oltre ai rappresentanti del Fli, sull'argomento riguardante I criteri generali per la modifica e l'integrazione del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi si sono astenuti nella votazione anche i consiglieri della lista Città Nuova, Raffaele Balice, Ernesto Torres e Franca de Martino: favorevole l'intero gruppo di maggioranza.
     Stesso risultato nella votazione anche nel punto aggiuntivo all'ordine del giorno dei lavori consiliari, Piano strategico "Capitanata 2020", ratifica integrazione e modifica alla convenzione regolante i rapporti fra gli Enti, riguardante una ulteriore modifica apportata alla convenzione in oggetto.
     Di tutt'altro tenore e genere la seduta del Consiglio Comunale aperto
     svoltasi il 17 Dicembre 2010 (assenti: Luigi Ciannilli, Romeo Velotti, Rossella Rosito e Lia Di Marzio).
     Per discutere della Situazione di grave disservizio nelle forniture di energia elettrica nel comune di Serracapriola e nel territorio dell'Alto Tavoliere, alla particolare riunione il sindaco Camporeale aveva invitato, fra gli altri, i responsabili territoriali e provinciali dell'Enel e dell'Aqp, ed i sindaci di San Severo, San Paolo di Civitate, Torremaggiore, Apricena, Lesina, Poggio Imperiale e Chieuti. A parte i sindaci ed alcuni altri invitati alla discussione sull'importante questione, grande assente alla riunione è stato l'Acquedotto Pugliese. Anziché partecipare all'incontro, confrontandosi con i cittadini e gli altri invitati al Consiglio, fra i quali i rappresentanti dell'Enel, società indicata dall'Aqp come responsabile indiretta delle interruzioni idriche e dell'acqua "marrone" a Serracapriola, sottraendosi al confronto, l'Aqp ha inviato una sua nota nella quale ha ribadito che la causa dei disservizi nell'erogazione dell'acqua a Serracapriola (compreso l'acqua "marrone") è da addebitare alle improvvise e ripetute interruzioni di energia elettrica, che creano danni e problemi agli impianti di sollevamento e di pescaggio alla rete di distribuzione dell'acqua.
     Da parte sua, dopo aver letto la nota del Presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, fatta pervenire a giustificazione della sua assenza, e la nota dell'Aqp, il sindaco ha spiegato che le questioni acqua e luce sono collegate, che non riguardano solo Serracapriola e che ogni allarmismo, per quanto riguarda la salute pubblica del cittadini è ingiustificato, in quanto l'Amministrazione e lui personalmente stanno seguendo attentamente la questione, operando anche denunce ed esposti trasmessi a tutti gli organi competenti per segnalare i problemi e cercare soluzioni.
     In difesa dell'Enel, il Responsabile delle relazioni esterne territoriali e Confindustria della società elettrica, Angelo Di Giovine, ha rigettato le accuse dell'Aqp, sostenendo che i disservizi nell'erogazione dell'acqua e l'acqua "marrone" non possono assolutamente essere imputati alle interruzioni di corrente elettrica. Quanto at disservizi, oramai più che quotidiani, derivanti da interruzioni improvvise di energia elettrica (spesso di pochissimi secondi, con la luce che va e viene in pochi attimi), o ai cali di tensione, Di Giovine ha affermato che questi dipendono esclusivamente dai ripetuti furti di cavi delle linee elettriche. Per colpa dei quali si rende necessaria una sovralimentazione della restante linea elettrica, con la conseguenza che anche un piccolo problema che si venga a creare lungo l'intera rete provinciale può avere ripercussioni a Serracapriola, come in altri centri della zona. Il funzionario Enel, tuttavia, non è riuscito ad indicare nessuna possibile soluzione al problema, se non quella di una maggiore e diversa attenzione da parte delle Forze dell'Ordine al fenomeno dei furti di cavi elettrici dai quali si estrae il rame e una sorta di sorveglianza in campagna da parte degli agricoltori, che, secondo il responsabile Enel, dovrebbero vigilare sul loro territorio, segnalando eventuali "forestieri", che potrebbero essere dei possibili ladri di rame.
     Sulla qualità dell'acqua erogata dai rubinetti delle case di Serracapriola è
     intervenuto il funzionario della Asl, Matteo Cannerozzi, il quale ha voluto dissipare ogni dubbio riferendo che tutte le analisi compiute sui campioni di acqua prelevati a Serracapriola, sino alla mattina precedente la riunione del Consiglio Comunale, hanno dato risultato negativo: confermando così l'assoluta non tossicità dell'acqua del rubinetti... anche quando di colore non proprio limpido. <<Sino ad ora - ha affermato Cannerozzi - l'acqua è stata sempre potabile e la salute dei cittadini di Serracapriola non è stata mai messa a rischio.>> Affermazione, questa, ripresa anche dal sindaco Cainporeale.
     Dopo alcuni interventi dal pubblico, fra i quali quello dell'idraulico Antonio Gentile, che ha mostrato le condizioni di un filtro applicato ad un impianto domestico dell'Aqp ed in sole 24 ore passato da bianco a marrone, e prima della votazione su un documento approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale, con il quale si chiede a tutte le componenti in causa nella questione di adoperarsi per risolvere i problemi e l'istituzione di un tavolo tecnico per valutare periodicamente la situazione, è intervenuto il consigliere di minoranza Ernesto Torres, il quale ha prospettato l'ipotesi di una sorta di azione collettiva, una class action, nei confronti dell'Enel per rifarsi dei danni subiti dalle continue e ripetute interruzioni di corrente, o dagli sbalzi di tensione.