E' un onore. Essere eletti a sindaco della propria comunità è senza dubbio un onore.
Ricevere quasi il 54% dei consensi (come è accaduto a Marco Camporeale a Maggio del 2006) accresce ancora di più questo onore.
Essere riconfermati nella carica, cinque anni dopo, aumentando i consensi sino ad oltre il 66%, (come è successo per il Sindaco Camporeale nelle elezioni del 15 e 16 Maggio scorso) aggiunge onore all'onore.
Un onore che il Primo Cittadino di Serracapriola condivide con la sua "squadra di Governo", premiata dalle urne in maniera perentoria.
Essere chiamati a rappresentare, sia pure dai banchi della minoranza in Consiglio Comunale, una parte di cittadini del proprio paese, è altrettanto un onore.
Da un lato, dunque, l'onore per i 1.808 voti ricevuti, dall'altro lato, l'onore di 901 consensi.
Essere "eletti" è quasi per definizione "essere onorati".
Ogni onore, però, comporta un obbligo, che può essere morale, o materiale, oppure entrambe le cose.
Maggiore è l'onore che si riceve, maggiore è l'attesa che si crea e, di conseguenza l'obbligo, o gli obblighi, da rispettare.
Essere eletti, dopo essersi proposti, ad amministrare la propria comunità è si un onore, ma comporta anche un onere. Sia dai banchi della maggioranza, che da quelli della minoranza.
Tanto più l'onore, tanto più l'onere.
Lo sa bene, sulla propria pelle dopo cinque anni di amministrazione, il Sindaco Camporeale, al quale non sfugge sicuramente il senso ed il peso della sua grossa responsabilità. Lo sa, il Sindaco, che come dice San Luca "A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto: a chi fu affidato molto, sarà richiesto motto di più" (Lc. 12,48).
Come Camporeale, certamente, tutti i Consiglieri Comunali di Serracapriola sanno che all'onore ricevuto con l'elezione corrisponde anche un onere, che consiste nell'impegno costante, infaticabile ed incondizionato per la nostra piccola comunità, per il nostro paese.
Anche noi, tutti noi, dovremmo sapere che con l'onore, Camporeale e gli altri eletti hanno ricevuto anche un pesante onere. Per questo, ognuno di noi, per quello che può e sa fare, ha il dovere morale di aiutare i nostri amministratori nel loro non facile compito. Da soli, probabilmente, non possono farcela a far andare avanti Serracapriola. Ognuno faccia, quindi, la sua parte. Ognuno per il ruolo che gli compete. Solo così possiamo sperare di vedere il nostro paese navigare tranquillamente e speditamente nel difficile mare dei tempi che stiamo attraversando.
Noi, de La Portella, da parte nostra, ancora una volta siamo pronti a fare la nostra parte.
Per intanto, al Sindaco Camporeale ed tutti i dodici consiglieri comunali eletti gli auguri sinceri e sentiti di un buon e proficuo lavoro per la nostra Serracapriola.
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