Approvati in Consiglio l'assestamento di bilancio, il piano per il diritto allo studio e un ordine del giorno a tutela del made in Italy agroalimentare
   Seduta breve e senza sorprese, quella del Consiglio Comunale la sera del 30 Novembre 2011 (assente Francesco di Siro) con soli tre punti iscritti nell'ordine del giorno dei lavori consiliari.
   Approvato, con i voti favorevoli degli otto componenti del gruppo di maggioranza presenti in aula e con i voti, contrari. dei quattro esponenti della minoranza, l'Assestamento di bilancio generale del Comune di Serracapriola riferito all'anno finanziario 2011 mediante maggiori entrate, storno di fondi ed applicazione dell'avanzo di amministrazione riferito all'anno 2010. Nell'illustrare in breve alcune delle misure contemplate nel documento riguardo sia le minori spese che le maggiori entrate e lo storno di fondi, il sindaco Marco Comporeale ha anche comunicato che l'amministrazione comunale ha stabilito di destinare l'avanzo di amministrazione dello scorso anno a!la manutenzione di strade esterne e di immobili comunali. Senza entrare nel merito. delle decisioni e dei provvedimenti citati nel documento in discussione per l'approvazione, come accaduto in altre occasioni, il consigliere Michele Caccavone ha comunicato il voto contrario suo e degli altri tre esponenti delta minoranza sull'argomento, perché questo legato direttamente al bilancio comunale, un atto politico, oltre che tecnico, redatto ed approvato dalla maggioranza, alla guida del nostro paese.
   Tutti d'accordo, invece, i componenti i1 Consiglio comunale presenti in aula nell'Approvazione del piano per il diritto allo studio, relativamente all'anno 2012.. Con il piano approvato, il Comune di Serracapriola ha chiesto alla Regione Puglia 67 mila euro di contributi per il diritto allo studio per l'anno prossimo. «Di tale cifra, tuttavia, - ha spiegato il sindaco Camporerale - così come sempre, si spera arrivi nelle casse comunali almeno un 10%, visti i già preannunciati tagli della Regione»
  
Sempre all'unanimità, il Consiglio ha anche approvato un Ordine del giorno proposto dall'Associazione Coltivatori Diretti di Foggia a tutela del made in Italy agroalimentare, un settore sempre più in difficoltà e messo in crisi da una forma di concorrenza sleale, dalla contraffazione at cosiddetto "italian sounding" (letteralmente: suona italiano), che suggestiona i consumatori stranieri evocando artatamente l'origine. italiana di prodotti alimentari realizzati invece all'estero e che perciò procura un danno ai produttori italiani. Ad esempio, se in Italia usiamo il Parmigiano, in Brasile è più facile, che usino il Parmesao; in Argentina, il Regianito; nel Sudamerica, in generate, il Parmesano; in Cina, il Parmeson; negli Stati Uniti, il Parmesan, prodotti che, appunto, suonano italiano, ma che non sono prodotti in Italia.