Scarna l'attività politica del consiglio comunale in questo periodo. Una sola riunione, il 3 maggio 2007 (assenti Michele Leombruno, Luigi Ciannilli e Vincenzo Ferrero, tutti e tre del gruppo di maggioranza). Una riunione breve, apertasi con una "interpellanza verbale", fuori dall'ordine del giorno dei lavori, presentata dalla consigliera di minoranza Rosamaria Giacci, riguardo all'applicazione dell'ordinanza sindacale per la rimozione di attrezzi agricoli e quant'altro impropriamente occupa suolo pubblico. "Stiamo provvedendo" la risposta del sindaco, Marco Camporeale.
    Così il consiglio ha poi preso atto delle dimissioni di Angelo Giuliano (della lista "Rosamaria Giacci per Serracapriola") dalla carica di consigliere comunale. Al suo posto fra i banchi della minoranza Rosalia Di Marzio. Ringraziamenti al primo e auguri alla seconda da parte del consiglio (e anche da La Portella).
    All'unanimità e senza dibattito sono stati approvati, dunque, gli altri due punti in discussione: l'Approvazione del protocollo d'intesa tra AsI Fg ed i comuni della provincia di Foggia per il contrasto del fenomeno del randagismo e la presa d'atto e rettifica di un errore materiale nella deliberazione consiliare n. 16 dell'11/4/2007 riguardante l'individuazione di una sede provvisoria per il Centro per la terza età.

UNA SERPE IN... POSTA
Pesante lettera di minacce al sindaco

    Fra cronaca e politica, invece, un altro episodio avvenuto in questo periodo e che ha riguardato direttamente il sindaco Camporeale.
    La mattina del 4 giugno scorso, all'ufficio postale di Serracapriola è arrivata una busta gialla, del tipo imbottite con bolle d'aria, indirizzata "Al sindaco dì Serracaprìola, Marco Camporeale". Insospettiti dal forte cattivo odore che la busta emanava, gli impiegati hanno allertato il primo cittadino il quale, a sua volta, ha invitato i carabinieri a recarsi con lui presso l'ufficio postale. Una volta aperta la busta, al suo interno sono stati trovati un serpente morto, lungo circa 1,5 metri e spesso una decina di centimetri, ed una lettera scritta a mano in caratteri stampatelli con pesanti minacce rivolte al sindaco.
    «Sicuramente - ha dichiarato Camporeale - episodi come quest'ultimo, o quelli di cui sono oggetto da un po' di tempo, non erano mai accaduti in passato a Serracapriola. Sono fatti che non fanno certamente onore al nostro paese, ma tacere o far finta di niente, sarebbe ancora peggio. Certo, potrebbe trattarsi di azioni compiute da un mitomane, o magari di qualcuno a cui non piace l'operato dell'amministrazione comunale. Immagino, anche, che dietro a tutto possano esserci dei mandanti morali. Sono convinto, inoltre, che questi gesti non rispecchiano affatto la società di Serracapriola, sempre tranquilla e tollerante. Probabilmente, c'è qualcuno che vorrebbe sovvertire le regole della democrazia, anche se non riesco a spiegarmi le ragioni di queste azioni, visto che sin dal primo giorno della mia elezione a primo cittadino di Serracapriola ho dimostrato di essere il sindaco di tutti e non solo della parte politica che mi ha votato (sfido chiunque a dimostrare il contrario). Non ci lasceremo, comunque, intimidire e sono certo che le forze dell'ordine riusciranno a venire a capo della vicenda ed individuare l'autore di questi gesti.».