Singolare domenica, quella del l° ottobre scorso, a Serracapriola. Per il nostro paese questo giorno, negli anni a venire, sarà una data da ricordare. Dopo cinquantasette lunghi anni, infatti, l'Amministrazione Comunale ha ritenuto opportuno commemorare un avvenimento molto significativo della II Guerra Mondiale consumatosi qui, tra la gente di Serracapriola.
La prima parte della cerimonia si è tenuta nella sala consiliare. Erano presenti, per l'occasione, il vice prefetto, Pasquale Santamaria, il vice comandante del 131° Reggimento Artiglieria "Centauro", tenente colonnello Sadotti ed il comandante della locale stazione dei carabinieri, Paolo Stragapede. Il sindaco Michele Caccavone ha aperto la celebrazione con parole di sdegno nei confronti della guerra, sottolineando come essa sia purtroppo, comunque sempre presente ed attuale nella storia dell'uomo. Con riferimento all'accaduto dei lontano 1° ottobre del 1943, il sindaco ha rimarcato l'importanza del ricordo, sia pure giunto in ritardo, delle vittime civili, cadute in seguito allo scoppio del torrino dell'acquedotto e del deposito del Consorzio agrario, scoppio causato da mine posizionate dai tedeschi, ormai in ritirata in una loro azione di resistenza. I nomi dei nostri concittadini periti in quel tragico frangente sono: Vincenzo Balice, Giuseppe F. Corroppoli, Mercurio A. Cristiano, Lorenzo de Luca, Michele Filippi (commissario prefettizio a Serracapriola), Giorgio Iammartino, Fortunato Mastrangelo, Ferruccio Petti, Vincenzo Troiano.
Dopo l'intervento del sindaco, i fatti di quella drammatica giornata, sono stati minuziosamente raccontati dallo storico di Serra, Stanislao Ricci. In particolare, lo studioso serrano ha rievocato anche un'azione di resistenza armata compiuta contro i tedeschi e condotta dagli ufficiali Tito Ricci e Luca de Luca, (quest'ultimo tuttora vivente) e dai civili Ferdinando Calluro, Mercurio e Michele Carrara, Vincenzo Cerase, Pasquale D'Adamo, Giosafatte Fiorentino, Domenico Ricci, Luigi e Fortunato Villamagna ed il carabiniere Saliano. In seguito a questa operazione sette tedeschi rimasero uccisi e sei furono fatti prigionieri, mentre tra i nostri insorti quattro furono i feriti.
A chiusura dei due interventi e del toccante momento rievocativo, ci si è spostati da Palazzo di Città in viale Cavalier Ferdinando de Luca (più noto come "1o Stradone") per lo scoprimento della lapide che porta i nomi delle nove vittime civili delle esplosioni del 1° ottobre 1943. Ad aspettare il gonfalone ed i cittadini serrani un picchetto d'onore di militari che hanno reso omaggio ai caduti ed i parroci di Serracapriola don Francesco de Vita e don Renato Orlando per una benedizione ed un saluto cristiano.
Da sottolineare la presenza, alquanto lodevole e la sensibilità verso questi episodi, di un gruppo di ragazzi della scuola media, accompagnati da una loro insegnante, ed alcuni bimbi della scuola elementare.
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