LE REGOLE del dialetto serrano
Pemmedóre
Giuseppe Gentile

Pemmedóre, n. m. – Pomodoro; dim. pemmedurétte (pl. pemmeduritte). I contadini preparavano a rasele per seminare i pomodori autoctoni con i semi estratti dai frutti polposi e dalla buccia sottile prima di passarli al setaccio. Questo lavoro veniva curato dagli ortolani. Poca la produzione ma ottima la qualità. I pomodorini, raccolti acerbi, venivano appesi a grappoli alle spinecristi (vuchèche) i spinesante chi pemmeduritte. Quando maturavano venivano consumati durante l’inverno, sprescète ncopp’a fèlle du pène che l’ógghje e sèle.
Specie da trasformazione per ottenere la salsa e la conserva erano i tondini nostrani o i sammarzani di origine campana. I tenèce, pomodori sodi, non ancora completamente maturi, si mangiano in insalata con olio di oliva e aglio.




























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