Cestuneje, n.f. - Testuggine, rettile munito di carapace, appartenente alla famiglia dei chelonidi, noto per la longevità e lentezza dei movimenti. Dal latino "testudine(m)" (>testuggine). Con la dissimilazione della consonante iniziale da dentale a palatale, e l'attrazione dell'accento della tonica, che ha prodotto l'elisione della penultima sillaba, si ha "testudine(m)" > "cestu(di)ne" di contro a correggere l'equilibrio vocalico sembra essere sorto un suono c.d. parassita, rappresentato da una 'T' semivocalica, il cui esito finale dà "testudine(m)" > "cestu(di)ne" > "cestunje". Con tanta vetusta tradizione linguistica è un vero peccato, ci conferma il nostro collaboratore Vincenzo Tartaglia, che le giovani generazioni sentano disadorno l'utilizzo di termini genuini, che nulla hanno da temere, a volte, per autorevolezza e tradizione, come s'è potuto vedere, preferendo forme scimmiottanti l'italiano, a svilimento del parlare; si cita a proposito un anonimo: "tèrtèrughe". In genere viene usato il nome generico di tartaruga per le tre diverse forme di testudinati, ma è più corretto distinguerle in testuggini, specificando se acquatíche o di terra, e tartarughe se marine. A noi interessa trattare le testuggini presenti nel nostro territorio: Testudo hermanni, la testuggine comune terrestre, Emys orbicularis, la testuggine d'acqua e "Caretta caretta", la tartaruga marina dell'Adriatico, spesso soggetta ad arenarsi sulla spiaggia. La testuggine comune terrestre ha il carapace convesso molto pronunciato e bitorzoluto e può arrivare a 20 centimetri di lunghezza. Longeva, può superare i cento anni di età. Vive in ambienti sia umidi che asciutti: prati, aree coltivate, campagna, boschi luminosi in zone marine. Preferisce terreni con vegetazione rigogliosa. I querceti rappresentavano l'habitat naturale della testudo hermanni, ma la loro distruzione ha costretto questo chelone ad adattarsi nella macchia maditerranea collinare, cespugliosa ed arida. L'accoppiamento è preceduto da una fase di corteggiamento in cui il maschio si dimostra aggressivo, tanto da procurare alla femmina anche gravi ferite. La immobilizza contro un ostacolo ed emmetendo miagolii simili a quelli di un gatto il maschio scivola poggiando le zampe anteriori sulla corazza della compagna e la feconda. Le uova deposte dalla femmina su terreno soffice, sono bianche, ovali ed a guscio duro e possono arrivare fino a 12. La testudo hermanni è completamente vegetariana. Si nutre di piante, erba e frutta; l'ideale è una dieta ricca di fibra e calcio, consumati a pascolo nel loro habitat naturale. Una volta i nostri contadini trovavano una gran quantità di testuggini nella campagna e ne avevano sempre almeno una in casa come "porta fortuna". "Le testuggini terrestri, cestuneje, che dicono a mangiare migliori di quelle palustri, anche esse comuni" (Alfredo de Luca, pag. 167). Una prelibatezza è considerata la carne di testuggine, dalla quale si ricava un ottimo brodo. Oggi specie le testuggini d'acqua sono rare e difficilmente si lasciano catturare. L'Emys orbicularis ha il carapace lungo 20 cm, brunastro con striature gialle, eccezionalmente può raggiungere i 30 cm. Si distingue dalla testuggine terrestre per il carapace più appiattito e la coda lunga. Vive nelle acque calme, ricche di vegetazione sommerse, fossi, paludi, acque salmastre. La sua posa caratteristica è quando sono visibili a pelo d'acqua solo la testa e il collo. Essendo molto timida, s'immerge appena viene disturbata. Essa si nutre quasi sempre in acqua, di insetti, vermi, crostacei, lumache, girini, pesci e piccoli anfibi. 






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![]() | ultima modifica di pagina: 10/11/2016 17:10:53
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