Fortunato Giovanni Gallo, di Pietro Maria e di Antonietta Ganga, nacque a Serracapriola l’8 marzo 1882. Di mestiere sarto, sposò il 26 agosto 1907 Lucia Cacchione, nata il 26 gennaio 1884. I coniugi ebbero quattro figli, nati a Serracapriola: Giselda il 24 giugno 1908, Olga (26-11-1909 / 01-09-2009), Pietro il 13 febbraio 1912, deceduto all’età di tre anni, quando il padre Fortunato dovette partire per il fronte nella guerra del 1915/18, e Guido Giuseppe (14-03-1914 / 09-02-2005). Fortunato Giovanni Gallo, eletto consigliere comunale nell’Amministrazione Cardascia del 1914, morì il 26 dicembre 1915 in guerra all’età di 33 anni e fu sepolto a Perteole in provincia di Udine.
Giselda Gallo, la primogenita della famiglia, nubile, cattolica praticante, socia da sempre dell’Azione Cattolica, si è dedicata all’attività ecclesiale ed alla preghiera frequentando assiduamente la Chiesa. Ultimamente coabitava con lei in via Sottotenente Perretta civico 3 la sorella Olga, anche lei sola, per la perdita del marito Nicola Tartaglia e del figlio Michele, deceduta poi a novantanove anni e dieci mesi in una casa di riposo a San Benedetto del Tronto.
Giselda il 24 giugno 2008 ha festeggiato i suoi primi 100 anni nella sua casa con nipoti, parenti e tutti i soci dell’Azione Cattolica. Non essendo poi più autosufficiente si è trasferita a Larino (CB) in un istituto di suore dove continua a vivere serenamente nel nome del Signore.

Nel 2013 il sindaco di Serracapriola Marco Camporeale con alcuni assessori è andato a trovare Giselda Gallo, nell’Istituto di suore di Larino dove vive, per farle una piccola intervista e dedicarle una pagina del calendario 2014 “I Patriarchi” del Parco Nazionale del Gargano, voluto dal presidente del Parco, avv. Stefano Pecorelli: È un progetto di rammemorazione che punta a recuperare e a non disperdere le radici e il passato dei patriarchi del territorio, siano essi uomini, piante o leggende. Un lavoro di testimonianza e di narrazione per lasciare in eredità alle generazioni future, a chi verrà dopo di noi, traccia di quanti – uomini e donne – questa terra hanno abitato, arato e dissodato. Dodici mesi, dodici storie, dodici solchi per raccontare e guardare da vicino cosa si nasconde dentro le rughe di questi volti centenari. Annus Domini 2014, quello del grande raccolto.

La parola a Giselda Gallo: Ho vissuto  sempre da sola nella mia casa di Serracapriola fino a 100 anni. Sono sempre stata molto attiva nell’Azione Cattolica e fino ai novanta anni facevo ancora viaggi a Lourdes e a Fatima. Il segreto della mia vita così lunga? Non mi sono mai sposata.

Giselda Gallo è tornata serenamente alla Casa del Padre il 15 gennaio 2015.