Largo San Mercurio (in epoca risorgimentale denominato Largo Fratelli Bandiera S.R.) prende il nome dalla chiesa che domina sulla piazzetta. Su di essa si affacciano tre strutture da prendere in considerazione.
La prima è la chiesa madre di S.Mercurio, ricostruita dopo il terremoto del 1627, sede del simulacro del santo omonimo, patrono di Serracapriola. È stata ristrutturata nel 2006 solo esternamente, per i fondi non sufficienti. Saltano agli occhi il giallo dominante e il colore scuro della cupola, in origine rivestita di mattonelle di maiolica.
La seconda è la palazzina ad un piano, un tempo di Filippo Ricci, poi venduta a Giorgio d'Adamo. Dopo il 1949 fu aperta un'altra porta d'ingresso per ottenere un alloggio indipendente rispetto alla parte più grande della casa. Nel 2000 gli eredi d'Adamo vendettero la palazzina a due maestri muratori serrani, Fortunato D'Alessandro acquirente dell'alloggio più grande e Michele di Cesare dell'altro. Insieme i due artigiani hanno restaurato mirabilmente la struttura con mattoni a vista, apportando piccole modifiche senza snaturare l'aspetto originario del complesso.
La terza è la parte della chiesetta di S.Antonio Abate esposta a occidente che aveva il campanile a vela e al n.4 l'ingresso, poi murato, della bottega del carradore Alessandro Giacci.
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